Ucraina, Mosca lancia la ‘fase due’ della guerra: Donbass e Ucraina meridionale, gli obiettivi

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Mentre in Ucraina emergono nuovi orrori, la Russia continua a portare avanti la propria azione, ma – secondo quanto riferisce l’intelligence britannica – non ci sarebbero di fatto progressi al sud, nonostante il Cremlino abbia annunciato la “fase due”della guerra che, avrebbe come obiettivi il controllo del Donbass e di tutta l’Ucraina meridionale fino a Odessa. Secondo gli 007 britannici, anche a Mariupol si continua a combattere, con il presidente ucraino Zelensky che avverte: l’invasione dell’Ucraina “è solo l’inizio” e Mosca ha “progetti di conquistare altri Paesi”.

Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, parlando in una conferenza stampa a Washington, ha definito la situazione di Mariupol, “la peggiore catastrofe di questo secolo” e la peggiore catastrofe umanitaria dall’invasione russa. La città portuale resta sotto costante e incessante bombardamento da parte dei russi.

Il lavoro della diplomazia prosegue. Martedì è atteso il vertice tra gli Usa e gli alleati in Germania, per fare il punto sulla situazione, mentre il segretario dell’Onu Antonio Guterres volerà a Mosca per incontrare Putin e poi in Ucraina dove incontrerà Zelensky e il ministro degli Esteri Kuleba.

Si aggrava il bilancio delle vittime, in particolare bambini. Sono infatti 208 le piccole vittime di questa guerra. Il numero dei morti, secondo Ukrinform, è rimasto invariato negli ultimi due giorni, mentre ad aumentare è quello dei bambini feriti che sarebbero 595. Il condizionale è infatti d’obbligo per la difficoltà di avere dati certi. Le zone più a rischio per i bambini sono quelle di Donetsk, Kiev, Kharkiv. Distrutti indiscriminatamente dalle forze russe anche le scuole, circa 1.500 gli edifici danneggiati e un centinaio quelli distrutti. L’ultimo dato dell’Onu sulle vittime civili in Ucraina parla di 2.435 morti e 2.946 feriti.

Forniture di gas regolari. Gazprom fa notare che il transito delle sue forniture attraverso l’Ucraina è regolare e in linea con le richieste dei consumatori europei che però, risultano in calo. Gli obblighi contrattuali di Gazprom per quest’anno, ammontano a 40 miliardi di metri cubi.