A Roma sindacati in piazza: “Il governo cambi la politica economica”

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“Futuro al lavoro”: è questo lo slogan che  Cgil, Cisl e Uil lanciano durante la manifestazione nazionale a Roma, per sostenere la proposte unitarie su crescita, sviluppo, lavoro, pensioni e fisco e per chiedere al governo di aprire un confronto.

Il corteo si è radunato in piazza della Repubblica, da dove è partito intorno alle 9, ed è diretto a piazza San Giovanni: lì dal palco, intorno a mezzogiorno, interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per l’ex leader della Fiom sarà il primo grande appuntamento in piazza da quando è stato nominato nuovo numero uno della Cgil al posto di Susanna Camusso.

“Il governo esca dalla realtà virtuale e si cali nel mondo reale, del lavoro” dice la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dal corteo della manifestazione unitaria sostenendo: “il governo deve cambiare la linea economica. L’Italia è ad un passo dalla recessione economica. Il governo deve cambiare assolutamente rotta. Si confronti finalmente con i sindacati, perché dopo tanti anni di sacrifici degli italiani, non possiamo permetterci che il Paese torni a decrescere. Nessuno da solo riesce a risolvere problemi così complessi”.

L’Italia è già in recessione tecnica, crolla la produzione industriale, sale lo spread. I dati dell’economia sono negativi. Bisogna mettere in atto politiche per lo sviluppo e la crescita. Il blocco delle infrastrutture sta provocando danni che rischiano di essere irreparabili per il Paese, bisogna da subito sbloccare i cantieri, che attiverebbero 400 mila posti di lavoro. Il governo deve cambiare marcia”, insiste Furlan.

Rispetto alla previsione del governo su una crescita del 1% del Pil nel 2019, la leader della Cisl rimarca che “non basta scrivere gli obiettivi, bisogna anche raggiungerli”.

“Fin da settembre-ottobre, appena abbiamo visto le prime proposte del governo dichiarammo che questa manovra era miope e recessiva perchè non affrontava i nodi di fondo è non interveniva sulle cause che hanno determinato la crisi. In Italia ci sono nodi strutturali che questo governo non sta affrontando purtroppo come i governi precedenti”, ha detto Landini.

“Il governo cambi rotta, siamo a un passo dalla recessione economica, la produzione industriale cala, lo spread aumenta, servono interventi per ritornare a crescere, a cominciare dalle infrastrutture. Esca da realtà virtuale e si cali nella realtà del lavoro”, ha attaccato la leader della Cisl.

“Il governo non può essere autoreferenziale perché l’economia sta andando male e un governo del cambiamento non può cambiare il paese in peggio. Si confronti con i sindacati, noi siamo pronti a fare la nostra parte”, ha detto Barbagallo.