Bankitalia, Tria in difesa dell’indipendenza ma per Di Maio e Salvini serve discontinuità

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E’ di nuovo tensione nel governo gialloverde. Questa volta il il pomo della discordia è il rinnovo dei vertici di Bankitalia e Consob. All’indomani degli attacchi di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il ministro dell’Economia Giovanni Tria si schiera con Banca d’Italia e afferma:L’indipendenza di Via Nazionale va difesa. Mi sono già espresso”.

Di parere opposto i due vicepremier che nella mattinata di ieri erano tornati a sottolineare la loro posizione. “Ora che noi come governo veniamo consultati per procedura costituzionale nella nomina del direttorio, se ci chiedono un parere sul rinnovo io dico no: c’è bisogno di discontinuità” ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico, Di Maio,  precisando di non voler attaccare le due istituzioni ma “semplicemente mantenere una promessa agli italiani”.

Parole a cui fanno eco quelle del collega vicepremier Matteo Salvini: “Sono d’accordo con Di Maio. Provare a guardare avanti mi sembra il minimo”. A margine della visita al campo profughi di Padriciano, in occasione del Giorno del Ricordo, il ministro dell’Interno ha ribadito: “Chi è pagato per vigilare e non vigila deve cambiare. Ci sono mega stipendi e mega dirigenti che dovevano controllare i risparmi degli italiani”. “Non mi sembra – ha concluso – siano stati molto efficaci in questa situazione di controllo”.

In serata poi la precisazione dal ministero dell’Economia: “La dichiarazione del ministro Tria – sottolinea la portavoce di Giovanni Tria – è un’affermazione prettamente istituzionale, ovvia e perfino banale. Le sue parole non sono indirizzate contro nessuno”.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani: “Su Consob e Banca d’Italia credo che bisogna evitare di fare propaganda. Ricordiamoci che esiste una autonomia della Banca d’Italia come è autonoma la Banca centrale europea. Non bisogna distrarre l’opinione pubblica con slogan ad effetto. Soprattutto quando ci sono problemi di recessione di economia disoccupazione e lo spread che aumenta” ha affermato Tajani accusando “questo governo” di trovare “sempre un nemico per nascondere i problemi esistenti”. “Vorrei che parlassero di più di lavoro, di disoccupazione di impresa”, ha poi concluso.