Conte incontra i sindacati: “Con il Recovery salto di qualità per l’occupazione”
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Il presidente del Consiglio ha poi continuato affermando che il contributo dei sindacati sarà “valorizzato, perché questo passaggio che faremo con voi ci spingerà a modificare ulteriormente, per quanto necessario e opportuno, questo progetto. Oggi inizia il confronto con le parti sociali. Un confronto che vogliamo intenso e costruttivo. Abbiamo una versione aggiornata, oggettivamente migliorata, del Piano. Questo Piano deve servirci a liberare il potenziale di crescita dell’economia, a dare impulso alla produttività e all’occupazione”. “E lo dobbiamo fare – ha aggiunto Giuseppe Conte – aumentando la capacità del nostro Paese di affrontare queste sfide e le trasformazioni in atto che riguardano anche le modalità organizzative del mondo del lavoro, rafforzando al contempo anche la coesione sociale”.
E ancora il premier avrebbe detto: “Secondo le prime valutazioni effettuate dal Mef, gli investimenti, gli incentivi e le riforme contenute nel Piano avranno un impatto che nel 2026, l’anno finale del Piano, dovrebbe tradursi in una crescita di 3 punti percentuali più alta rispetto allo scenario a politiche invariate”. “Ma a noi – ha aggiunto – non interessa solo il Pil. A noi interessa, direi ancor più, che il Piano avrà un impatto positivo anche su tutti gli indicatori di benessere e di sviluppo sostenibile, grazie agli investimenti attivati direttamente e indirettamente, e alle innovazioni tecnologiche introdotte”.
La riunione è durata quasi tre ore e in videocollegamento per Cgil, Cisl e Uil erano presenti i segretari generali, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. Hanno partecipato anche i ministri in presenza Stefano Patuanelli, Paola De Micheli e Riccardo Fraccaro. In videocollegamento Roberto Gualtieri, Nunzia Catalfo e Beppe Provenzano.
Prima dell’incontro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, parlando con i giornalisti fuori Palazzo Chigi, ha dichiarato: “Il governo ha gestito una fase molto delicata con grande impegno. Stiamo lavorando per rispondere a lavoratori, imprese e famiglie. Non possiamo perdere tempo: dobbiamo spendere presto e bene i 209 miliardi del Recovery plan, è la nostra unica preoccupazione”.
La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha precisato che nel Recovery plan sono previsti investimenti sulle politiche attive del lavoro di 3,1 miliardi a cui si aggiungono i 500 milioni stanziati nella legge di bilancio. La stessa ha aggiunto che l’obiettivo del piano “è una rete unica per la formazione di tutti i lavoratori rafforzando i centri per l’impiego e con la collaborazione delle regioni e delle agenzie private”.
Il ministro Gualtieri ha annunciato che la prossima settimana il Governo incontrerà i sindacati sul decreto ristori e ha precisato che “è stata potenziata la dimensione al sostegno alle politiche attive del lavoro con 4 miliardi: vogliamo riempire questi interventi di contenuti nel dialogo con voi partendo dall’assegno di ricollocazione”. Infine Gualtieri ha ricordato che è stato “potenziato molto il capitolo dedicato all’istruzione e ricerca” e quello delle infrastrutture sociali, dagli asili nido alle infrastrutture per il lavoro di cura; puntiamo a sostenere sia l’indipendenza dei giovani – penso alle case dello studente e ad altre misure di questo tipo – ha concluso – sia la liberazione delle donne dal lavoro di cure, attraverso, appunto, tutta una coerente filiera di infrastrutture sociali.