Conte: no al rimpasto di governo, nì sul Mes e sì alla modifica dei decreti sicurezza

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No ad un rimpasto dell’esecutivo. Ad allontanare questa ipotesi, all’indomani delle elezioni regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari, che hanno di fatto rafforzato la squadra di governo, è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sono contento della mia squadra, è una squadra coesa in cui tutti i ministri, in una condizione emergenziale, hanno lavorato con grande impegno. Il Pd non pone il tema del rimpasto ma di rilancio dell’azione anche alla luce della sfida del Recovery. Su questo ci ritroviamo assolutamente”, sottolinea il premier a margine del Welfare Index pmi 2021.

“I commentatori sino all’altro giorno mi descrivevano in bilico, ma io non mi sono mai sentito in bilico. Oggi mi descrivono inamovibile, ma non mi sento inamovibile. Avevo già detto che non sarebbe stato un voto nazionale, non mi sento di cambiare idea” aggiunge il capo del governo che augura “buon lavoro ai neo governatori” e parla di un’Italia che “deve correre” e “lavorare nell’interesse generale”.

Tiepido “nì” di Conte, poi, sul “nodo dei nodi”, il Mes. “Il sì o il no al fondo è una questione pregiudiziale su cui non mi pronuncio – spiega il presidente del Consiglio – Se e quando si porrà il problema lo affronteremo con il Parlamento in trasparenza”. Ma arriva l’apertura del premier alle modifiche dei decreti sicurezza. “Li portiamo al più presto in Cdm –  assicura – Abbiamo già concordato un testo di modifica perché vogliamo assicurare ai cittadini italiani la sicurezza, non per ragionare per slogan ‘porto aperto, porto chiuso’. Vogliamo allargare il raggio della sicurezza e della protezione dei cittadini e allargare la protezione dei migranti”. E sulla possibilità di inserire lo ius soli o lo ius culturae nell’agenda, il premier spiega: “Ci rifletteremo.”.