Covid, il premier Conte conferma le misure previste: “A Natale Italia zona rossa per 10 giorni”

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Dopo un’altra lunga attesa, Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha annunciato alla Nazione le misure decise dal governo in vista delle imminenti festività natalizie causa emergenza Covid; misure che erano già state ampiamente anticipate dai media. Il premier ha esordito dicendo: “Il metodo a zone ha funzionato, abbiamo evitato il lockodwn generalizzato. Nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell’area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata”.

Il presidente del Consiglio ha parlato al termine di una giornata lunghissima. Una giornata fatta di vertici, incontri, discussioni e alla fine il via libera al tanto atteso decreto sulla nuova stretta per Natale è arrivato solo intorno dopo le 20. Conte ne ha spiegato i motivi: “Abbiamo dovuto rafforzare le misure, è stata una decisione sofferta. Ragioniamo l’Italia sarà zona rossa nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose; dopo le 22 resta il coprifuoco. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”.

Ecco il quadro dei provvedimenti per le festività. L’Italia sarà rossa dalla vigilia di Natale fino alla Befana: una sorta di lockdown a singhiozzo tra dieci giorni “rossi”, ovvero solo quelli festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021). Ci saranno inoltre quattro giorni “arancioni” (28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021). Come ha detto lo stesso Conte: “L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Questo per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21”.

La questione sostegni economici. Su questo punto il premier ha dichiarato: “Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”. Il premier poi ha cerchiato  in rosso una data sul caledanrio, quella del 27 dicembre, dicendo: “Abbiamo davanti la fine di questo incubo, ci avviamo pur con misure restrittive al “vaccine day” del 27 dicembre in Italia e in un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre”.

Capitolo vaccini. Conte a tal proposito ha affermato: “Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme. Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento”.