Dl sicurezza bis: spuntano fondi per rimpatri e multe alle navi Ong

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Un nuovo scontro all’interno del governo giallo-verde potrebbe maturare intorno al decreto sicurezza bis, atteso in preconsiglio dei ministri.

All’interno del testo compare anche un fondo per i rimpatri, con una dotazione iniziale di due milioni per il 2019, un multa da 20mila a 50mila euro, per le navi che soccorrono migranti e una stretta sulle espulsioni degli stranieri condannati.

L’obiettivo del vicepremier Matteo Salvini sembra quello di incassare uno dei provvedimenti più identitari della Lega e della sua stessa campagna prima del voto per le Europee.

Il Movimento 5 Stelle sembra al contrario intenzionato a spingere per il rinvio di un eventuale ok a dopo le elezioni. Troppi infatti i risvolti elettorali negativi che il provvedimento produrrebbe per i Cinque Stelle, che tra l’altro non paiono concordare neppure sul merito della proposta.

Lo scontro si è fatto aperto ieri, quando il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, il cui raggio di competenze risulterebbe di fatto limitato dal dl sicurezza bis, ribadisce che non ci sono i tempi: “Abbiamo il dl crescita, lo Sbloccacantieri. Dopo le elezioni e dopo l’approvazione di questi due decreti fondamentali per il governo valuteremo con serenità, e stando attenti a tutti i livelli del diritto, anche il decreto sicurezza bis”.

A stretto giro la replica di Salvini: “Il decreto è pronto, il 20 va in Cdm. Non credo che la lotta alla camorra conosca pause elettorali, c’è la copertura, ci sono provvedimenti contro gli scafisti, c’è dentro tutto, non si capisce perché occorra aspettare”.