Duello a distanza fra Meloni e Schlein

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Duello a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La città è la stessa, Roma. I palchi diversi. La prima chiude la nove giorni di Atreju, a Castel Sant’Angelo, la seconda parla all’assemblea del Pd, a San Giovanni in Laterano. Pochi chilometri in cui viaggiano frecciate incrociate.

Dalla kermesse di Fdi la presidente del Consiglio pungola la segretaria del Pd. “Il presunto campo largo lo abbiamo riunito noi e l’unica che non si è presentata è quella che dovrebbe federarli” dice Meloni accusando Schlein di nannimorettismo. “Col il suo ‘mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente‘ ha comunque fatto parlare di noi” incalza la leader di Fratelli d’Italia, aggiungendo: “Questo è il luogo in cui tutte le idee hanno diritto di cittadinanza, in cui Nietzsche e Marx si danno la mano. In cui il valore delle persone si misura sui contenuti. E chi scappa dimostra di non avere contenuti”.

Un attacco che si conclude rivendicando l’unità della destra che, a suo dire, si è vista proprio in occasione dell’evento annuale di FdI: “Parlano male di Atreju ed è l’edizione migliore di sempre, parlano male del governo e il governo sale nei sondaggi – continua – Hanno tentato di boicottare una casa editrice ed è diventata famosissima. Si portano sfiga da soli”. E rilancia sottolineando che questa destra “non è un incidente della storia“: “Sono orgogliosa dei miei alleati e di quello che stiamo facendo insieme. Sono convinta che continueremo a farlo con la stessa unità, con la stessa determinazione e con la stessa forza per molto tempo ancora”.

Elly Schlein risponde accusando Giorgia Meloni di essere una “campionessa di incoerenza”. Dal palco dell’Assemblea nazionale dem, che ha segnato l’allargamento della maggioranza alla componente del presidente Bonaccini, la segretaria del Pd invita la premier a “fare un giro nei supermercati”: “La calcolatrice di Meloni è rotta. Va bene festeggiare il cibo italiano patrimonio dell’Unesco, ma il frigo degli italiani è sempre più vuoto”. Poi prova a incalzare il governo sulla sicurezza: “Solo retorica. Stanno tagliando risorse ai Comuni e nella legge di bilancio non c’è nemmeno un euro in più per gli stipendi delle forze dell’ordine che sono sotto organico ovunque. E ancora:  “Salgono le spese militari, per avere accettato la richiesta di Trump di portarle al 5% per Pil. Meloni doveva fare come Sanchez e dire di No. Rischiamo di togliere altre risorse alla sanità pubblica”. Quindi lancia la sfida alla destra: “L’alternativa germoglia nei fatti, l’Italia torni a sognare”.