Elezioni: Calenda detta le sue condizioni sull’alleanza con il Pd

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Verso le elezioni. “Se Letta dice no, sarà responsabile della rottura”. Lo afferma il leader di Azione, Carlo Calenda, in un video su Twitter. “Voglio sapere – spiega Calenda – se” le condizioni di Azione e Più Europa gli “sembrano assurde o no. A me sembra il minimo sindacale per non mettere insieme un’accozzaglia piena di idee diverse, totalmente incoerente e di scarsa qualità”. Calenda chiede di non candidare nei collegi uninominali Fratoianni, “che ha votato 55 volte al sfiducia a Draghi”, Bonelli “che non vuole il termovalorizzatore a Roma e rigassificatori”, Di Maio “uno dei politici più trasformisti”.

Un aut aut al quale Europa Verde e Sinistra Italiana hanno replicato così: “Carlo Calenda continua a parlare di cose che non conosce: dovrebbe farsi un giro a Piombino per capire quanto sia pericoloso un rigassificatore nel porto della città”, hanno scritto Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni che sui permessi facili e senza controlli per il rigassificatore paragonano “le politiche di Calenda sul clima” a quelle di Donald Trump. Strada sempre più in salita, dunque.

Intanto il segretario della Lega, Matteo Salvini, torna a parlare di sbarchi di migranti nel corso di un incontro elettorale a Chioggia (Venezia).  “Se ci date fiducia, torneremo a proteggere i confini del nostro Paese e portare sicurezza nelle nostre città, perché non è possibile vedere migliaia di sbarchi incontrollati” sostiene il numero uno del Carroccio. Per Salvini “Chi sceglie la Lega – insiste – fa una scelta precisa, niente nuove tasse. Le tasse e le patrimoniali le lasciamo a Letta e alla sinistra. Non è il momento di tassare risparmi, case, conti correnti”.