Elezioni Europee, Meloni: “Confermare il risultato delle politiche sarebbe una vittoria”

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La premier Giorgia Meloni intervenuta su Rai3, è tornata sulle elezioni europee: “Per me una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa”. Un obiettivo non scontato visto che “non accade spesso che dopo un anno e mezzo un governo possa confermare quel consenso”, ha detto Meloni.

Un altro dei temi affrontati dalla premier è la riforma del premierato. Il “mio rapporto con Mattarella ottimo, chi briga per comprometterlo resterà deluso”. La riforma “entrerà in vigore in ogni caso nella prossima legislatura, prevedibilmente nel 2028” quando “non è scontato” che io sia ancora a palazzo Chigi e il mandato di Mattarella “sarà verso il termine”, ha sottolineato la presidente del Consiglio che poi ha aggiunto: “La riforma non riguarda né Giorgia Meloni né il presidente Mattarella, non riguarda il presente ma il futuro della nazione ed è su questo che gli italiani saranno chiamati a decidere”.

Poi focus sulla Sanità e frecciate alla Sinistra. “Non accetto, come ho sentito, la leader del Pd dire che la sanità è bellissima che si paga con le tasse, sono d’accordo ma le lezioni anche no perché è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico”.

Sul Fisco: a proposito dell’accusa di essere “amici degli evasori, il 2023 è stato l’anno record nel recupero dell’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha incassato 25 miliardi, 4,5 miliardi in più rispetto al precedente, numeri mai registrati. Ora se noi che abbiamo fatto questi numeri siamo amici degli evasori, chi c’era prima di noi e non li ha fatto cosa dovrebbe essere?”, la replica della Meloni che ha aggiunto: bisogna usare con “responsabilità” i proventi delle tasse e “non prendere i soldi di chi non aveva una casa per consentire a chi ne aveva due di ristrutturarla gratuitamente, non è il mio modello”.

La Meloni si è espressa anche sul caso dossieraggio: “Sono assolutamente convinta che conosciamo solo la punta di un iceberg. Più che preoccupata sono molto indignata di qualcosa che aleggiava: penso che bisogna andare fino in fondo, penso che la questione sia molto più ampia e penso che ci siano gruppi di potere che hanno utilizzato le informazioni riservate per fare gli interessi propri. Penso anche che non sia possibile che accada in Italia, bisogna tirare fuori tutti i responsabili e soprattutto i loro mandanti”.

Infine a chi le chiedeva del suo futuro e per chi o cosa rinuncerebbe al Governo ha risposto: “C’è solo una persona al mondo che potrebbe convincermi a fare una scelta del genere ed è mia figlia Ginevra: se dovessi rendermi conto che lei sta pagando un prezzo troppo alto. Stiamo facendo del nostro meglio per non perderci in questa tempesta”. Quindi ha aggiunto: “Rinuncerò quando dovessi rendermi conto che non ho più il consenso degli italiani”, perché “questa non è una vita che si può fare senza ragione, non è una cosa che fai per te stesso, non io!”.