Governo, passaggio di consegne e primo Cdm da premier per Meloni

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Un forte richiamo al senso di responsabilità e di lealtà, ma anche all’”unità” e allo “spirito di squadra” per affrontare le emergenze che dovrà gestire il governo. Questo è il messaggio che Giorgia Meloni ha rivolto ai ministri durante il primo Cdm da lei presieduto a Palazzo Chigi, dopo il passaggio di consegne con Mario Draghi e la cerimonia della campanella. La nuova prima ministra ha ringraziato il Capo dello Stato Mattarella e nominato Alfredo Mantovano sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e segretario del Cdm. Approvata la nomina di Antonio Tajani e Matteo Salvini a vicepremier. Via libera anche agli incarichi per i 9 ministri senza portafoglio.

Il governo Meloni avrà anche il supporto di Roberto Cingolani. L’ex ministro alla transizione ecologica del governo Draghi, infatti, lavorerà a Palazzo Chigi come consulente per l’energia. L’incarico di consigliere “sarà a titolo gratuito”. Lo ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine del Cdm.  “Sarò advisor per l’energia, a lavoro per superare l’inverno vista l’emergenza che ci troviamo a fronteggiare” ha spiegato all’Adnkronos lo stesso Cingolani.

Il nuovo esecutivo ha ricevuto anche il messaggio e il saluto da parte di Papa Francesco. “Oggi, all’inizio di un nuovo governo, preghiamo per l’unità e la pace dell’Italia”, ha detto il Pontefice durante l’Angelus.

Subito impegni internazionali per la nuova premier. Giorgia Meloni incontrerà in serata Emmanuel Macron in un albergo romano, a margine della partecipazione del capo dell’Eliseo alla Conferenza per la pace della Comunità di Sant’Egidio con Sergio Mattarella, Matteo Zuppi e Andrea Riccardi. Un appuntamento che ha un forte valore per la legittimazione del premier in Europa, tanto più in un momento in cui l’asse franco tedesco è relativamente incrinato per le posizioni del Cancelliere tedesco Scholz sull’energia.