Itala Viva non molla e la crisi di Governo si avvicina: il nodo resta il Mes

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Notte di lavoro al Tesoro sulla nuova versione del piano italiano per l’uso dei fondi europei. Raddoppia la Sanità, con 18 miliardi (rispetto ai 9 precedenti), ma il nodo resta il Mes. Il Recovery Plan in cui sono stati potenziati i progetti finalizzati alle donne, ai giovani e al Sud, sarà oggi a Palazzo Chigi.

Al di là dei contenuti del Recovery plan, tuttavia, ci sono i toni sempre più infuocati del dibattito interno alla maggioranza. Durante la conferenza di fine anno, Giuseppe Conte ha detto chiaramente che, se venisse meno la fiducia di una delle forze politiche al governo, andrebbe alla Camere a chiedere la fiducia.

Le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti di Iv, sono ancora sul tavolo. Le richieste dei renziani sono precise, ma anche difficili da accogliere per Giuseppe Conte: si va dall’attivazione del Mes alla cessione della delega sui servizi segreti. E anche durante il vertice dei capi delegazione di domenica, Italia Viva non ha esitato a marcare le distanze con il resto della maggioranza, in particolare sui ristori da prevedere per le categorie colpite dalle misure restrittive di Natale e sul piano vaccini.

“Se si va a votare rischiamo di perdere i fondi europei del Recovery”, è l’allarme del pentastellato Luigi Di Maio che invita il premier ad andare avanti. Per il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, “l’alternativa all’attuale equilibrio di governo è il voto”.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti dice ‘NO’ a condotte irresponsabili: “Sulle cose da fare siamo pronti a un immediato confronto di merito con tutti i partiti della maggioranza. Crediamo ci siano le condizioni per un compromesso alto, che faccia fare un passo in avanti a tutti, attorno a Conte e per l’interesse nazionale. Il premier deve però assumere l’iniziativa per propiziare questo confronto franco e chiuderlo il prima possibile”.

Berlusconi: “Il Recovery Fund è davvero un’occasione irripetibile”. “Grazie all’Europa disporremo di 209 miliardi, dei quali 82 di sovvenzioni a fondo perduto, per la ricostruzione post-covid: siamo di fronte al Piano Marshall del XXI secolo”, ha detto il leader di Forza Italia aggiungendo: “Il governo Conte mira a una spesa dispersiva e orientata al consenso. Noi ne proponiamo un’altra, opposta: quella di un grande progetto di rilancio del nostro Paese”.