Italia 5 Stelle, Di Maio promette ai militanti 10 anni di governo

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“Il M5S sarà sempre l’ago della bilancia di ogni governo”. A dirlo, dal palco di Italia 5 Stelle – la festa che a Napoli celebra i 10 anni del partito – è il capo politico Luigi Di Maio che pronostica altri 10 anni di governo: “Saremo sempre in Parlamento, per noi è difficile tornare indietro” dice il ministro che aggiunge: “Avervi ieri tutti sul palco è stata la migliore risposta alle scissioni di cui parlano i giornali”. Poi, sulla corsa in Umbria con il Pd spiega: “Quella umbra non è un’alleanza. Molti mi dicono ‘Luigi ma allora non possiamo parlare più male del Pd?’. E io dico ‘tu puoi farlo, ma sei sicuro che serva ancora parlare male degli altri?’. Noi non proponiamo alleanze regionali con il Pd, noi al massimo proporremo altri patti civili, per liberare le Regioni dalle correnti, dai partiti”.

Il leader del M5S torna poi a ribadire che per i grandi evasori serve il carcere o la confisca. E sui superticket promette: “via entro la metà del 2020”. Sulla legge elettorale, Di Maio si dice convinto che ci sia bisogno di cambiarla: “Se votiamo insieme con chi stiamo al governo le cose nel libretto giallo, bene. Altrimenti non è vero che per andare a votare bisogna fare un’altra legge elettorale. E’ operativa. Noi restiamo al governo non perché costretti, ma per fare le cose per voi. Ma non è che per questo non c’è bisogno di una nuova legge elettorale. Dobbiamo creare nuove garanzie costituzionali dopo il taglio dei parlamentari”.

A proposito delle riforme da attuare Di Maio ne considera indispensabili tre: acqua pubblica, conflitto di interessi e sanità: “Sono tre riforme a costo zero” su cui procedere. “Possiamo fare tutte le leggi a livello nazionale che vogliamo”, avverte, “ma se non governiamo le regioni sarà molto difficile” riformare sanità e trasporti.

La seconda giornata della kermesse pentastellata è stata caratterizzata anche da momenti di tensione. All’arrivo ad Italia 5 stelle di Virginia Raggi è nato un parapiglia, tra militanti e giornalisti. Situazione precipitata all’arrivo di Filippo Roma de Le Iene. “Venduto, venduto”, hanno urlato gli attivisti. La sicurezza ha quindi scelto di portare la Raggi nel retropalco per evitare che la situazione peggiorasse.