Marcia per la pace: da Roma e Milano parlano i leader politici

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Marcia per la Pace oggi, a Roma, Milano e con presidi e mobilitazioni in più di 100 città italiane. E’ stata organizzata dalla piattaforma “Europe for Peace” allo scopo di chiedere un cessate il fuoco per il conflitto in Ucraina e per tutte le guerre attualmente in corso nel mondo. All’evento vi aderiscono i sindacati e diverse associazioni ma è comunque apartitica.

Il leader del M5S Giuseppe Conte e quello del Pd Enrico Letta hanno aderito all’iniziativa nella Capitale. “I cittadini chiedono il negoziato, il governo non si azzardi a inviare armi senza un confronto”, afferma il leader M5s. Stretta di mano tra Conte e Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, sotto il palco di piazza San Giovanni. “Una grande piazza, una potente partecipazione. Sulla pace non molliamo”, ha detto l’ex premier a Landini. Conte ha incontrato anche Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e don Luigi Ciotti di Libera. Nel corso della manifestazione Landini ha incrociato anche il segretario del Pd Enrico Letta con il quale ha scambiato qualche battuta.

Immediata la replica del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Giuseppe Conte dice che non mi devo azzardare a un nuovo invio di armi senza passare dal Parlamento. Conte può stare sereno, il ministero, non il ministro (che non dispone delle istituzioni né delle organizzazioni, ma le rappresenta e le serve) seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana”.

A Milano invece hanno partecipato, tra gli altri, i leader del Terzo Polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Se la pace si trova rinunciando alla libertà, allora non è la pace. La pace a tutti costi è servita nella storia per coprire le azioni dei dittatori – ha detto Calenda, aggiungendo – A Roma c’è di tutto, c’è Enrico Letta che ha sostenuto una linea a favore dell’Ucraina, votando le armi per l’Ucraina e c’è Orsini che ha sostenuto le ragioni di Putin. Possono stare insieme? No, perché la pace e la guerra sono cose serie. La pace nasce dalla libertà e la libertà nasce dalla resistenza”.

Matteo Renzi: “Io non faccio polemiche con le altre piazze, credo che sia assurdo polemizzare su piazze diverse come ha fatto Giuseppe Conte. Penso di dover dire che non c’è pace senza giustizia. Noi dal primo giorno dell’invasione russa diciamo che si deve condannare l’invasione russa e aprire un tavolo diplomatico. Questo non vuol dire non riconoscere che c’è un invasore e un Paese invaso e quindi di conseguenza la scelta di convocarci tutti qua è molto bella”, ha aggiunto. “Credo che sia un dovere per tutti combattere per una pace giusta”, ha concluso il leader di Italia Viva.