Maternità surrogata, ancora polemiche. Mollicone: “è un reato più grave della pedofilia”

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Il tema della maternità surrogata al centro del dibattito politico dopo la manifestazione delle famiglie arcobaleno sabato a Milano. Ad alzare ulteriormente la temperatura è stata la replica del ministro Roccella che ha definito questo tipo di aiuto al concepimento: un “mercato dei bambini”. A rincarare la dose il presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, Federico Mollicone, che a proposito della maternità surrogata ha detto: “E’ un reato grave, più grave della pedofilia”. “Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa”, ha aggiunto il presidente.

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, non è nuovo alle polemiche. Era infatti già balzato agli onori della cronaca per la sua strenua opposizione all’introduzione di una coppia omogenitoriale nel cartone animato “Peppa Pig”. Mollicone, che tra l’altro è anche membro della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, aveva chiesto alla Rai di non trasmettere l’episodio in cui compare la coppia, formata da due orse polari.

Le dichiarazioni di Mollicone sono arrivate a sostegno di Simone Pillon, che in un’intervista a La Stampa aveva dichiarato: “Si vuole demolire la famiglia, passo dopo passo”. “Quando tutto si trasforma in famiglia, allora niente più è famiglia. Questo è ciò che si nasconde dietro slogan come ‘Love is love’. Se si dice che due donne o due uomini fanno una famiglia, allora perché non tre o quattro? In Olanda l’amore poliamoroso sta per diventare legge”.

Per Pillon: “L’utero in affitto è un delitto”. Il senatore lancia quindi frecciate arroventate contro il Pd: “Mi stupisce che un partito nato con l’obiettivo di proteggere i diritti del proletariato, ora voglia difendere i diritti di chi i figli li vuole comprare con l’utero in affitto. La legge prevede con chiarezza che l’utero in affitto sia un delitto. È reato anche solo farne pubblicità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Pillon anche Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di FdI. Rispetto all’ipotesi di renderlo delitto internazionale, quindi punibile in Italia anche se commesso all’estero, Pillon afferma: “Sono assolutamente d’accordo. Non si capisce perché non venga perseguito anche in Italia, come si fa con la pedofilia”. Sul permettere le adozioni anche ai single aggiunge: “sono molto contrario. Ogni anno ci sono 9 o 10mila coppie che fanno domanda di adozione e le adozioni che vanno a buon fine sono intorno alle 2mila”.