Migranti. Ministra Trenta: “La strada non è chiudere, Italia non volta le spalle”

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È scontro interno al governo sulla chiusura dei porti. La ministra della difesa Elisabetta Trenta, in un’intervista ad Avvenire, va contro la linea Salvini: “Il Mediterraneo è sempre stato un mare aperto e continuerà ad esserlo. L’apertura è la sua ricchezza. La strada è regolamentare, non chiudere. La parola accoglienza è bella, la parola respingimenti è brutta”. Così la ministra della Difesa che avverte Salvini e l’ala intransigente del governo: “L’Italia non si gira dall’altra parte. Non l’ha fatto e non lo farà.” Poi la Trenta parla del ruolo delle Ong: “Dico basta a una eccessiva demonizzazione che non mi convince e non mi piace. Ci sono una maggioranza di organizzazioni luminose. Poi c’è anche qualche mela marcia che sfrutta l’emergenza migranti per fare business. La sfida – lo ripeto – è coniugare accoglienza e rigore. Così la ministra.

Le parole della Trenta arrivano mentre non si è ancora risolta la situazione di stallo sulla nave Diciotti della Guardia costiera, con a bordo 67 migranti salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia. “Non è immaginabile chiudere i porti ad una nave italiana – ha detto Di Maio. – Con Salvini condividiamo le stesse perplessità”. “I nostri porti non sono chiusi, ma lo sono per quelle Ong che non rispettano le regole”. Per noi comunque “prima viene la Guardia costiera libica” poi “interveniamo noi” ma “se si tratta di una missione europea allora i migranti devono essere distribuiti nei vari Paesi”.Intanto però il Viminale non indica ancora il porto di sbarco.

Nel frattempo nella mattinata di oggi, in vista del vertice di Innsbruck di domani dei ministri dell’Interno europei proprio sulla questione migranti, Matteo Salvini vedrà il premier Conte, nel pomeriggio il collega tedesco Seehofer. Il presidente del Consiglio sarebbe preoccupato dalla linea divisa sulla questione con la frizione di ieri tra Salvini e Toninelli.