Milleproroghe, slitta di un anno obbligo per i certificati dei vaccini per scuola e nido

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Slitta di 12 mesi, quindi all’anno scolastico 2019-20, l‘obbligo vaccinale nella scuola d’infanzia e negli asili nido introdotta dalla legge Lorenzin. Lo ha deciso l’Aula di Palazzo Madama votando a larga maggioranza – 149 favorevoli, 110 contrari, un solo astenuto – un emendamento della maggioranza al decreto Milleproroghe. Il voto ha provocato la protesta delle opposizioni secondo cui questo rinvio “mette a rischio la salute degli italiani”. Ma che ha causato anche qualche tensione tra gli esponenti dei Cinque Stelle.

La senatrice del M5s Elena Fattori ha votato infatti in dissenso dal suo gruppo dopo aver ricordato i bambini immunodepressi che oggi Iss ha definito “a rischio di esclusione scolastica”. Una presa di posizione che ha ragioni strettamente personali: “rispetto la scelta del mio gruppo – ha detto in aula l’esponente pentastellata – ma per storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario”.

Secca la condanna dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che aveva introdotto gli obblighi. “Di fatto – spiega – hanno vinto i no-vax e di fatto la legge sull’obbligo vaccinale per la frequenza della scuola è stata annullata: la conseguenza di ciò è ora il forte rischio di una diminuzione delle coperture vaccinali e di nuove epidemie per varie malattie”. Duro anche Lucio Malan di Forza Italia, secondo cui “rinviare di un anno l’obbligo di vaccino è una decisione molto pericolosa, che potrebbe avere un costo in vite umane”.

Ma i senatori M5s della Commissione Sanità di Palazzo Madama rispondono che si tratta di inutili polemiche perché “l’obbligo vaccinale non viene minimamente intaccato”. Il voto finale del Senato al Milleproroghe, che contiene il rinvio dei vaccini, è atteso per lunedì (6 agosto) quando il testo sarà licenziato per la Camera.