Reddito di cittadinanza: potranno accedere anche gli stranieri con 10 anni di residenza

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Saidi Mehe alla stazione Termini con i tunisini - Saidi Mehe alla stazione Termini con i tunisini. foto mario proto - fotografo: Mario Proto

Per il reddito di cittadinanza, la platea dei beneficiari sarà di 1.437.000 famiglie per 8,5 miliardi di spesa. E’ quanto si legge nella bozza del decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza, secondo la quale i nuclei che potranno accedere al beneficio composti di una sola persona saranno 387mila, cioè il 27% del totale (1,64 miliardi la spesa per questa componente). Saranno 198mila le famiglie coinvolte con cinque componenti o più per 1,4 miliardi di spesa.

Al via da aprile, il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto oltre che dai cittadini italiani in condizione di povertà anche dai comunitari e dagli extracomunitari purché abbiano un permesso di lungo soggiorno e siano residenti in via continuativa in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda. Le famiglie composte da soli stranieri che potrebbero accedere al reddito, secondo le tabelle allegate al testo, sono 259mila per una spesa di 1,58 miliardi.

Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi e potrà essere rinnovato per ulteriori 18 mesi. Chi lo ottiene, dovrà però impegnarsi ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue. Nel dettaglio, la prima offerta di lavoro entro i primi sei mesi di fruizione dovrà essere entro i 100 km, la seconda offerta (tra il sesto e dodicesimo mese) entro i 250 km e la terza offerta (dopo il 12esimo mese) arriverà invece da tutta Italia (se il beneficiario è incluso in nuclei familiari senza minori e senza disabili), pena la decadenza del beneficio. Con la decadenza del beneficio, si rimane fuori per 18 mesi, e solo dopo 18 mesi si potrà accedere nuovamente. Da marzo non sarà più possibile presentare domanda per il Rei, il reddito di inclusione che da aprile, non sarà più riconosciuto.

Inoltre il beneficio economico del reddito di cittadinanza integrerà il reddito familiare fino a 500 euro al mese (6mila annui) per un single con una scala di equivalenza che può raggiungere al massimo il 2,1 (1.050 euro al mese) a fronte di almeno quattro persone se tutte maggiorenni e almeno cinque se nel nucleo c’è anche un minorenne. L’integrazione cresce fino a 280 euro al mese (per un totale di 780 euro se i redditi sono a zero) se la famiglia è in affitto. Il reddito viene riconosciuto per 18 mesi e può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese.

E ora arriviamo alle sanzioni: chiunque nell’ambito della procedura di richiesta del reddito di cittadinanza fornisca “con dolo dati e notizie non corrispondenti al vero, incluso l’occultamento di redditi e patrimoni a fini Isee o di dichiarazioni fiscali, sarà punito con la reclusione da uno a sei anni oltre alla decadenza del beneficio e al recupero di quanto indebitamente percepito, comunque disposti anche in assenza di dolo”.