Salario minimo, boom di firme per la petizione online: 100mila in 24 ore

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Ha già raggiunto quota 100 mila firme la petizione online sul salario minimo, che prevede una paga minima da 9 euro l’ora, lanciata solo ieri da tutte le opposizioni tranne Iv. E questo nonostante il crash “per i troppi accessi” sulla piattaforma online dedicata. Secondo quanto riferito dai promotori dell’iniziativa, salariominimosubito.it è andato in tilt subito dopo il lancio, tornando raggiungibile solo dopo alcune ore.

Esulta la minoranza. Considerando che l’operazione è partita ieri, di domenica, pieno ponte festivo, sia al Nazareno, sede del Pd, che a Campo Marzio, quartier generale dei 5 Stelle, festeggiano. “Mentre Meloni fa propaganda noi proseguiamo la nostra mobilitazione delle opposizioni con quasi 100mila firme già arrivate in poche ore per la petizione sul salario minimo subito, per rispondere ai 4 milioni di italiani che guadagnano meno di 9 euro l’ora”, ha commentato il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Intanto Matteo Renzi, unico leader di opposizione a non condividere la proposta unitaria, interviene sul tema salario minimo ribadendo la sua contrarietà alla proposta a prima firma Giuseppe Conte sostenuta dal campo largo e dalla Cgil. “Non mi convince per tante ragioni, a cominciare dal fatto che prevede uno stanziamento in legge di bilancio. Che è come dire: per fare il salario minimo, alzo le tasse”, scrive nella Enews il leader di Italia Viva. E aggiunge: “Andrebbe chiuso il Cnel e riaperto il Parlamento per discutere di una proposta organica sul lavoro”.

Critico anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, che in un’intervista a La Verità afferma che quella sul salario minimo “è una proposta molto forte sul piano comunicativo, in pratica un ottimo titolo. Ma le criticità restano”. Secondo il senatore di Fratelli d’Italia “non esiste crescita dei salari senza crescita dell’economia”.