Quando la promozione aziendale è questione di gadget: i vent’anni di Spot

“Sono volati, letteralmente volati”. Roberto Guerra, ai microfoni di Radio Eco Vicentino, non nasconde lo stupore nel vedere come sono trascorsi in fretta vent’anni. Nello specifico, si tratta dell’intervallo di tempo che lo separa dal momento in cui, nel 2005, ha dato vita alla sua “creatura”. Spot è una realtà aziendale che, come dichiara lo stesso Roberto, ha sperimentato “una crescita lenta ma costante”. Una progressione che ha portato la società a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama dei fornitori di prodotti promozionali. Una storia di successo che il suo fondatore ha celebrato insieme a Gianni Manuel nella chiacchierata per la rubrica “StartUp“.

Spot si occupa infatti della personalizzazione di prodotti abbigliamento e di gadget personalizzati: che si tratti di penne, shopper, magliette o di prodotti alimentari, tutto può diventare infatti un apprezzato strumento di promozione di un’azienda o di una organizzazione.

Prima di fondare la sua attività, che ha sede a Sarcedo, Roberto Guerra ha lavorato per tanti anni come rappresentante di vendita, anche per conto di un’azienda che si occupava di ciò che fa adesso la sua, ovvero fornire gadget e articoli promozionali appunto. “Dopo cinque anni – racconta Roberto – ho voluto mettermi in proprio”. Ed è così che ha inizio la storia di Spot. Dietro alla quale, come ogni buon esito che si rispetti, si nasconde un “segreto”. “Sono molto empatico – confessa a tal proposito -, riesco a mettermi nei panni degli altri”.

La “missione” di Roberto Guerra, e di Spot, non è semplicemente quella di concludere un ordine. “Da sempre – spiega – io voglio lavorare sul cliente. Consigliandolo al meglio, dandogli il miglior prodotto possibile sul mercato”. Insomma, l’imperativo dell’azienda è “saper ascoltare e consigliare al cliente il prodotto più adatto. In modo che quest’ultimo non finisca chiuso in un cassetto”.

Una “ricetta” che, a giudicare dai numeri, paga. Come sottolinea Roberto, infatti, “recentemente abbiamo registrato il cliente numero 3000”. È l’ultima aggiunta ad un elenco che comprende le tipologie più svariate, dall’artigiano fino alla grande maison di moda, multinazionale. Un parterre di clienti imbastito grazie a solide relazioni strette di persona: “Io preferisco ancora il rapporto umano – afferma il fondatore di Spot -. Anche se si tratta di percorrere 100 km per andare ad incontrare il cliente”.

Dopo 20 anni, quindi, il bilancio dell’azienda è decisamente positivo. Tuttavia, come ogni sua controparte, non puo permettersi di adagiarsi sugli allori. Lo sguardo deve sempre essere rivolto al futuro, allo scopo di trovare soluzioni che permettano di rimanere sulla cresta dell’onda. E Spot, a questo proposito, non si fa trovare impreparata. “Abbiamo individuato un prodotto nuovo – spiega Roberto Guerra -, non ancora distribuito in Italia e in Europa. Siamo in contatto da un po’ di tempo con il fornitore, con il quale dobbiamo creare una rete commerciale. Non è facile, anzi. È la parte più difficile”. Tuttavia, conclude Roberto, le prospettive sono buone: “Lo abbiamo già mostrato a varie attività qui del Veneto, e sono rimasti tutti entusiasti”.

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