Viacqua intensifica il lavoro su ricerca e riduzione delle perdite idriche

Ridurre le perdite d’acqua e rendere più efficiente la rete idrica: è questa la sfida che Viacqua ha raccolto nel Vicentino grazie ai fondi del PNRR – NextGenerationEU. L’obiettivo è chiaro: digitalizzazione della rete e meno sprechi

Il progetto si chiama “Sustainable Water Management – Reti di distribuzione Ambito Bacchiglione” ed è finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un totale di 33 milioni di euro. A coordinare gli interventi è il Consiglio di Bacino Bacchiglione, insieme ai gestori idrici Viacqua, AcegasApsAmga e acquevenete.
Solo nel territorio servito da Viacqua – 67 Comuni e oltre 500 mila abitanti – gli investimenti ammontano a 12,3 milioni di euro. Gli interventi interessano in particolare l’acquedotto consortile dell’Astico, una rete lunga circa 1.200 chilometri che serve venti Comuni dell’Alto Vicentino.

L’obiettivo è ambizioso: portare le perdite idriche dal 37% al 23% entro il 2026, con un risparmio stimato di almeno 2 milioni di metri cubi di acqua potabile ogni anno.
Per riuscirci, Viacqua sta puntando tutto sulla tecnologia e sull’innovazione:
– sono già 36.847 i nuovi contatori “smart” installati su un totale previsto di 46.000, capaci di segnalare in tempo reale eventuali dispersioni;
– nel 2024 sono stati mappati 698 chilometri di condotte in 11 Comuni, mentre nel 2025 le attività hanno raggiunto i 916 chilometri complessivi;
– il recupero stimato di acqua supera già i 35 litri al secondo.
Le squadre operative di Viacqua utilizzano oggi strumenti fondamentali – come noise logger e geofoni – che permettono di individuare le perdite senza scavi, riducendo tempi, costi e disagi per i cittadini.

Anche la distrettualizzazione delle reti procede spedita, con nuovi punti di misura installati a Isola Vicentina e Cogollo del Cengio, per monitorare meglio i flussi e gestire in modo intelligente la pressione dell’acqua. Questa tipologia di intervento consente di suddividere la rete acquedottistica in parti più piccole, i distretti appunto, ognuna controllata tramite misuratori che monitorano flussi, portate e pressioni. Attraverso il telecontrollo si possono così intercettare in tempo reale eventuali anomalie. In caso di intervento, la suddivisione in distretti consente di intervenire su aree ridotte, con disagi limitati ad un numero contenuto di utenze.

Investire in innovazione e monitoraggio significa garantire una gestione più responsabile di una risorsa preziosa. È un impegno concreto per l’ambiente e per assicurare acqua di qualità alle prossime generazioni.
Un lavoro silenzioso ma fondamentale, che dall’Alto Vicentino contribuisce a costruire un sistema idrico sempre più efficiente, sostenibile e vicino alle esigenze del territorio.

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