Attaccante segna in rovesciata e poi s’improvvisa portiere e para un rigore. Ma non basta

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Capita a volte di segnare un bel gol quando giochi in attacco, così come succede – magari più di rado – di tanto in tanto di parare un calcio di rigore quando di ruolo fai il portiere. Quasi mai, però, le due “imprese” sportive coesistono in una partita unica su un campo di pallone. L’eccezione che conferma la regola è un ragazzo vicentino di Villaverla – Nicola Pendin il suo nome, 21 anni – che domenica scorsa durante il match di calcio dilettantistico veneto di Prima Categoria tra Poleo e Montecchio San Pietro ha realizzato una splendida rete in avvio di contesa, per poi “sacrificarsi” indossano la maglia da portiere tra i pali dopo l’infortunio di Pozzan, il suo compagno di squadra titolare nel ruolo di n°1, e l’espulsione di Bernardi, il vice subentrato, “cacciato” per doppia ammonizione nel recupero.

Pendin si è tolto la soddisfazione inedita di respingere una trasformazione dal dischetto decretata a favore degli avversari, grazie a un agile tuffo sulla destra che gli ha permesso di intercettare la sfera. Purtroppo sia per lui che soprattutto per il Poleo, la sua squadra tutt’ora capolista del girone C, il gol fatto e quello “scongiurato” non sono alla fine bastati per evitare il ko esterno al cospetto dei castellani, che hanno prevalso con il punteggio di 3-2 al 90′. Il rigore parato dal n°9 proprio su questo punteggio, rimasto tale fino al triplice fischio, ma dopo un secondo tempo scoppiettante in cui dallo 0-1 (pro Poleo, grazie alla rovesciata del giovane di Villaverla) si è passati al 3-2 conclusivo, tra rigori (due) espulsioni (due) e colpi di scena a catinelle.

Tra l’altro, guardando alle cronache sportive, anche l’altra rete realizzata dal giovanotto di Villaverla era stata classificata come un “eurogol” nel match tra Poleo e Astico Cogollo. La replica stavolta è arrivata addirittura con una rovesciata spettacolare agli albori del match di domenica, mentre all’estremo opposto è avvenuta la baraonda che ha portato a una serie di cartellini rossi, tra cui quello al portiere di riserva Bernardi subentrato al 26′ del primo tempo a Pozzan, con un rigore da battere (e da parare) al 47′, nel recupero inoltrato. Tra l’altro, non all’ultimo arrivato, ma a uno specialista come Urbani, che già aveva a messo a segno una doppietta personale nel corso della partita, tra cui un gol proprio su rigore assegnato a metà ripresa per il parziale di 1-1. Nessun timore per Pendin, però, che per giusta causa si è messo i guantoni del compagno, mantenendo il risultato sul 2-3 su cui i compagni hanno sperato fino all’ultimo nell’aggancio.

Nel turbinio di emozioni del match per te ha avuto un peso specifico maggiore la serie di complimenti ricevuti per i due “numeri” oppure lo scoramento a fine gara per la sconfitta? “Mi ha fatto ovviamente piacere vivere quei due momenti di entusiasmo – ci spiega Nicola – festeggiato dai miei compagni in campo, ma rimane il rammarico che non siano serviti a nulla, domenica non abbiamo portato a casa punti per il nostro obiettivo”. Più adrenalina nel segnare un eurogol o nel parare un tiro dal dischetto? “Credo più sul gol, anche perché è arrivato subito, mentre quando sono andato in porta ero tranquillo, mi sono offerto per necessità sapendo che non avevamo nulla da perdere a quel punto. Sul rigore ho intuito che calciasse a incrociare e mi sono buttato”. Se fossero arrivati i 3 punti, il Poleo sarebbe stato davvero a un passo dalla promozione proprio “Promozione”, con tre turni di anticipo, ma ci riproverà domani, contro l’Azzurra Maglio, stavolta in casa, nonostante l’emergenza tra infortuni e squalifiche. “Ormai è da un mese che ci manca la vittoria – conclude il giovane Pedin -, al di là della classifica dobbiamo dare tutto per riprenderci i 3 punti e coronare fino in fondo la splendida stagione che abbiamo vissuto”.

Per il classe 2001 che ha compiuto 21 anni solo a dicembre, rimarrà nella memoria in ogni caso una domenica epica per l’accoppiata incredibile, oltre agli elogi ricevuti sia per la qualità della rete segnata in apertura del derby vicentino, già al 4′, sia per il colpo di reni sul penalty. E’ mancata solo la classica ciliegina sulla torta, visto che il Poleo è tornato nella frazione di Schio a mani vuote, comunque mantenendo un “tesoretto” di 5 punti di margine sulla prima inseguitrice – il Thiene – come detto a sole tre partite dalla conclusione della stagione.