Attivo lo sportello per sostenere famiglie e imprese schiacciate dai debiti

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La stipula dell'accordo tra Comune di Schio, Ordine dei Commercialisti di Vicenza e Tribunale di Vicenza

Grazie a una sinergia tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il Comune di Schio e il Tribunale di Vicenza, per prestare aiuto a chi si è sovraindebitato e cercare di risolvere le situazioni da eccesso temporaneo di debiti, è attivo lo sportello dell’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento su appuntamento al numero 3511142002.

Per verificare i requisiti di ammissione ed attivare la procedura i cittadini sovraindebitati possono rivolgersi allo sportello che presterà assistenza a famiglie, consumatori, piccoli imprenditori, imprenditori agricoli, artigiani, professionisti alle prese con uno stato di indebitamento che non sono più in grado di gestire e di risolvere da soli. Sul sito dell’Ordine dei Commercialisti tutte le informazioni operative: www.odcec.vicenza.it

«Si tratta di un’importante iniziativa – osserva Margherita Monti, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza – per dare risposte concrete ai cittadini in difficoltà, poiché attraverso l’Organismo di Composizione della Crisi i Commercialisti possono dare un aiuto importante ai consumatori sovraindebitati, alle piccole imprese non soggette al fallimento e alle imprese agricole, prestando l’assistenza necessaria fino al raggiungimento di un accordo con i creditori o ricercando soluzioni alternative per la gestione del debito. Ad esempio sul fronte dei consumatori possono rivolgersi i cittadini che non riescono a pagare le rate di finanziamento o di mutuo o altri debiti che non riescono più a sostenere, evitando le lungaggini e i disagi delle procedure esecutive sui beni come il pignoramento.»

«I dati confermano che la scelta di attivare un servizio di ausilio, quale quello strutturato in sinergia con l’Ordine dei Commercialisti di Vicenza ed il Comune di Schio – dichiara Alberto Rizzo presidente del Tribunale di Vicenza – ha recepito una necessità del territorio aggravata dall’emergenza in atto. E’ auspicabile dunque che l’iniziativa possa essere replicata anche in altri territori della Provincia, in considerazione delle conseguenze economiche della pandemia che rendono il bisogno di ricorrere alle procedure di sovraindebitamento sempre più diffuso e urgente».

 «In un momento complicato come quello attuale in cui soprattutto le piccole medie imprese, gli esercizi commerciali e le famiglie si sono ritrovate a dover far i conti con le conseguenze economiche della pandemia, questo sportello vuole essere uno strumento di sostegno rivolto a quanti si trovano in difficoltà – dice  il Sindaco Valter Orsi  -. Uno strumento che si aggiunge a tutte le iniziative di supporto alle imprese e alla cittadinanza che la nostra Amministrazione ha attivato fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria».

La procedura di esdebitazione si potrà concludere con un “accordo del debitore” o “piano del consumatore” o con “la liquidazione del patrimonio” che, se omologati dal Tribunale, diventeranno vincolanti per i creditori. Attraverso la procedura di sovraindebitamento più adatta si realizzerà un vero e proprio concordato dei creditori alla fine del quale il debitore sarà considerato libero da ogni debito ancora non onorato. La posizione del debitore sarà riabilitata attraverso l’esdebitazione, concedibile a giudizio del giudice in caso di procedura liquidatoria, con la possibilità di “ripartire da zero” senza il peso di debiti pregressi. Tra i debiti che non possono essere stralciati, ma possono essere solamente dilazionati, vi sono le risorse proprie dell’Unione europea, l’Iva e le ritenute d’acconto dichiarate e non versate.

I costi della procedura sono determinati dalla legge, sia per quanto riguarda il compenso al gestore della crisi nominato dall’Organismo di Composizione della Crisi, sia per i costi amministrativi di gestione della procedura da parte dell’O.C.C., e variano in funzione della tipologia, complessità e del valore dell’attivo patrimoniale realizzato o dell’accordo concordato. sos«La possibilità di rivolgersi ad un Organismo di Composizione della Crisi rappresenta una opportunità ancora poco conosciuta – conclude Monti – adatta a tutti quei soggetti indebitati che si attivano e collaborano nella gestione del proprio stato di crisi economica e che cercano, grazie all’ausilio di professionisti esperti, di uscire dalla crisi attraverso un accordo alternativo alla più dannosa procedura di esecuzione forzata giudiziale.»