Commozione a Santissima Trinità per il saluto a don Carlo Coriele. Arriva l’Unità Pastorale

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Lo striscione di gratitudine per don Carlo Coriele esposto nella parrocchia di Santissima Trinità

A giudicare dai posti occupati e dai parrocchiani rimasti in piedi, saranno state in tutta probabilità 500 o più le persone che ieri alle 10.30 di ieri hanno assistito all’ultima messa domenicale di don Carlo Coriele: dopo nove anni passati a SS. Trinità di Schio, il parroco si trasferirà infatti a Costabissara, dove servirà come collaboratore pastorale. Nel suo discorso di commiato don Carlo ha voluto dunque ricordare ai propri parrocchiani il sentimento di affetto che li ha legati l’uno agli altri per tutto il tempo della sua permanenza e ha voluto suggerire dei punti fermi spirituali per il proseguo, sotto altra guida, del loro percorso.

Dopo di lui la diocesi vicentina ha infatti deciso che le tre parrocchie di S. Croce, SS. Trinità e Piane si legheranno in un’unica Unità Pastorale, definita durante il commiato ”una grande opportunità da cogliere e da accogliere con decisione ed entusiasmo”. ”Forse si chiude un’epoca e se ne apre un’altra perché il mondo sta cambiando e anche le vie della pastorale devono adeguarsi ai ritmi, al nuovo stile di vita”, ha poi commentato l’ormai ex parroco dal pulpito; e, nel suggerire ai protagonisti del nuovo corso di tenere sempre la persona come ”preoccupazione prima”, ha aggiunto anche che ”noi preti, la Chiesa, abbiamo perduto molti pezzi per strada; sembra di vivere in un mondo carente di valori e di ideali. Sembra di assistere alla morte o all’assenza di Dio. Ci rimangono le persone: l’ultima spiaggia”.

Durante la messa, la comunità ha voluto rendere omaggio al suo parroco con una pergamena e delle offerte che questi ”devolverà – è stato detto in pubblico – secondo le proprie intenzioni” e quattro ragazzi del Mali ospitati in parrocchia hanno esposto la bandiera del proprio paese insieme a quella italiana.

Il sindaco di Schio Valter Orsi, presente alla funzione in veste ufficiale con la fascia tricolore insieme ai suoi due predecessori e al Maggiore Vincenzo Gardin della stazione dei Carabinieri di Schio, ha brevemente ricordato Don Carlo Coriele come un vero pastore, un uomo molto presente nella comunità scledense e non solo parrocchiale, uno dei “pochi pastori” conosciuti nella propria vita: ”mi intestardisco a pensare che questo non sia un addio, ma solo un arrivederci”, ha aggiunto in chiusa.

E in effetti, come detto, con don Carlo Coriele si chiude per la parrocchia un ciclo: don Guido Bottegal e don Domenico Pegoraro, chiamati a guidare la nascente unione, verranno presentati alla comunità di SS. Trinità domenica 1 ottobre alle 17, mentre il giovane don Manuel Loreni garantirà un motivo di continuità col passato. Arrivato in parrocchia da poco meno di un anno, don Manuel continuerà infatti il suo ufficio in veste di vicario parrocchiale: ”i cambiamenti di questi mesi hanno messo in discussione molte cose – ha detto durante la funzione il religioso, rivolto a don Carlo Coriele – e ora siamo noi che diciamo a te: non avere paura. Buon viaggio”.

Una figura del recente passato parrocchiale, quella di don Davide Vivian, ha inviato un audio messaggio che è stato diffuso tramite altoparlanti in un apposito momento di pausa della cerimonia.

Un elemento di continuità nell’immediato futuro e al contempo una figura storica doveva essere infine don Davide Disconzi, che ha condotto la parrocchia dal 1985 al 2008: ricordato durante la messa, la diocesi di Vicenza lo aveva chiamato in giugno a coprire la carica di collaboratore pastorale, ma la morte improvvisa, sopraggiunta a fine mese proprio durante un ritiro spirituale a Costabissara, lo ha impedito.

Durante il discorso di commiato di don Carlo Coriele, una persona tra i fedeli è stata colta da malore e subito aiutata dai vicini prima che arrivasse il personale medico in pettorina gialla e la trasportasse all’esterno della chiesa in una barella. Informatosi delle sue condizioni tramite un catechista, il parroco ha reso noto al pubblico quanto stava accadendo e informato dell’imminente arrivo dei soccorsi.

 

Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @Ale_Pag_)