Fusione Ava-Soraris, Schio e Torrebelvicino: “La nostra è scelta di responsabilità, non di isolamento”

Non cambiano rotta, le amministrazioni di Schio e Torrebelvicino, sulla scelta di bocciare la fusione fra Alto Vicentino Ambiente e Soraris e sulla molto probabile scelta di uscire (ma saranno costretti a rientrare) dalla società che gestisce il ciclo dei rifiuti urbani.

Cristina Marigo ed Emanuele Boscoscuro rispondono così alle sollecitazioni degli altri cinquanta sindaci di rivedere la propria posizione: “Non modifichiamo la nostra posizione. Il recesso dalla fusione Ava-Soraris non nasce da impulsi emotivi né da visioni ristrette, come si vuol far credere, ma da una valutazione approfondita, fondata su fatti, norme e mesi di analisi svolte con totale trasparenza. Una scelta che non nasce all’improvviso, ma che in più occasioni abbiamo motivato in modo trasparente. Il ricorso al Tar presentato da Ava contro i nostri due Comuni soci resta l’elemento più emblematico: una società in house che porta in tribunale gli enti proprietari rivela che il controllo analogo non sta funzionando. È un segnale che non può essere ignorato e che la fusione, così come proposta, rischia di aggravare”.

50 sindaci a Schio e Torrebelvicino: “Sulla fusione Ava-Soraris, per il bene dei cittadini, ripensateci”

“Quanto alla normativa – aggiungo i due sindaci – non accettiamo letture parziali. La legge prevede un gestore unico per la raccolta e per l’invio a smaltimento, ma non impone che la gestione degli impianti debba essere accorpata nella stessa società. Il termovalorizzatore non è automaticamente destinato a confluire nel gestore unico ed è indubbio che la fusione ridurrebbe il controllo sulla struttura e comporterebbe, nei fatti, la cessione gratuita di un asset strategico. La nostra proposta di mantenere distinte le due funzioni, è pienamente conforme alla legge e tutela proprio questo asset strategico del territorio e ovviamente non siamo disposti a cedere la gestione di questo asset né tantomeno a rinunciare al controllo pubblico sull’impianto e sulle scelte industriali che riguardano il futuro del territorio”.

“La tutela della nostra comunità non è negoziabile”
Quanto al futuro della gestione dei rifiuti nei due comuni, Marigo e Boscoscuro sottolineano: “Colpisce che nel dibattito si continui a evocare il rischio di tagli e sospensioni dei servizi accessori in caso di recesso. È un’ipotesi priva di fondamento: la continuità del servizio è garantita dalla proroga tecnica fino alla nomina del nuovo gestore ed è inaccettabile che venga utilizzata la qualità della vita dei cittadini come strumento di pressione politica. A questo si aggiunge la situazione attuale della bollettazione Tari: a pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre, centinaia di famiglie attendono ancora l’avviso di pagamento. È un segnale di inefficienza che merita attenzione almeno quanto le accuse rivolte ai nostri Comuni”.
“Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto – concludono i due primi cittadini – ma deve essere un confronto vero, che tenga conto delle diverse sensibilità, non la ratifica di una decisione già scritta. Continueremo a lavorare per un sistema dei rifiuti efficiente e sostenibile senza rinunciare al controllo degli asset fondamentali del territorio”.

Scontro Ava, Boscoscuro: “Torrebelvicino non cede al ricatto”

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