I sindaci ad Ava: “Eliminare l’incenerimento dei fanghi dalle attività future di Ca’ Capretta”


Tutti i Comuni soci di Alto Vicentino Ambiente chiedono al consiglio di amministrazione di rinunciare al famoso codice Cer che con sentire be in futuro l’incenerimento di fanghi nell’impianto di Ca’ Capretta. Un’ipotesi che rappresenta oggi una delle principali preoccupazioni per i cittadini riuniti nel Comitato “Non bruciamoci il futuro”, che temono l’impianto di Schio possa bruciare i residui di depurazione contenenti I famigerati Pfas.
“In merito alla questione dei fanghi da depurazione, – scrivono I sindaci – i Comuni, in qualità di soci di Ava, riconosciuta la volontà del Cda di non avvalersi di tale soluzione sui rifiuti portati a smaltimento dall’impianto di Ca’ Capretta, reputano comunque opportuno che gli stessi Comuni si esprimano in tal senso. Con la presente si intende pertanto proporre al Cda che sia discussa e votata, nel corso della prossima Assemblea dei soci, una mozione a sostegno della rimozione dell’autorizzazione al trattamento Cer 190805 nella procedura di rinnovo Aia che è in corso”.
“Riteniamo – proseguono I primi cittadini – che la revoca del permesso di effettuare il trattamento di fanghi da depurazione delle acque reflue urbane sia attualmente un’azione concreta capace di dare certezze e rassicurazioni, secondo il principio di precauzione, circa i possibili effetti ambientali e sanitari.Una scelta frutto anche della profonda sensibilità e comprensibile preoccupazione manifestata da numerosi cittadini e cittadine del nostro territorio”. L’assemblea di Ava dovrebbe essere convocata entro fine giugno.
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