Il mondo del calcio e i medici vicentini piangono il dott. Pinton insieme ai familiari

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Sullo sfondo una partita di pallone allo Stadio De Rigo di Magrè di Schio. Nel riquadro un'immagine sorridente del dott. Pinton

Una “vecchia gloria” dello Schio del pallone, un medico stimato a lungo punto di riferimento per le famiglia di Torrebelvicino e non solo, un uomo di sport a 360°. Si è spento nei giorni scorsi il dottor Alberto Pinton, gravemente malato da oltre dieci anni in seguito a un malore che lo colpì proprio in un ritrovo tra amici su un campo di calcio, nell’estate del 2009. Medico di base e specialista di medicina sportiva, si laureò all’Università di Padova e abbinò professione a passione, seguendo come responsabile sanitario vari club dell’Altovicentino, tra cui il Calcio Schio e nella pallavolo il glorioso Jockey Volley Schio salito fino alla ribalta nazionale di serie A1. Ha lasciato all’età di 69 anni, dopo una lunga lotta, la moglie Rossana e quattro figli, sempre al suo fianco.

E’ spirato con il conforto di tutti loro nella residenza di accoglienza “La Casa” di via Valbella, a Schio. “Ciao Alberto, chi amava lo sport sarà sempre uno di noi”. Questo il messaggio pubblicato dall’assessore allo Sport del comune di Schio, Aldo Munarini, alla notizia della morte del dott. Pinton, le cui esequie saranno celebrate in forma privata, come da disposizioni vigenti per il contrasto all’epidemia di Covid-19.

Oltre che a Schio, e tra coloro che hanno vestito i colori giallorossi del club di cui lo stesso Pinton ha fatto parte sin dagli anni della giovinezza, la stessa notizia ha suscitato profondo cordoglio nella vicina Torrebelvicino, dove i pazienti non lo hanno mai dimenticato il punto di riferimento per la loro salute dopo averlo conosciuto nel suo studio medico di via Roma. “Uno stimato professionista che aveva accolto, curato e consigliato tanti cittadini, ma prima di tutto un grande uomo”, “una persona veramente in gamba”, “uomo di grandissima umanità”, questa solo una parte dei lodevoli ricordi dedicati alla sua memoria. A ricordarlo con un elogio anche la formazione calcistica dei Medici Vicentini, di cui era stato promotore e anche capitano in campo.