Dramma sui vagoni del treno. Operato, rimane in rianimazione il calciatore 18enne di Isola

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Andrea Gresele in una bella immagine di campo pubblicata sulla pagina FG ufficiale dell'Hellas Verona

A Verona e, purtroppo, anche ad Isola Vicentina non si è parlato d’altro ieri all’indomani del dramma legato alla vita in sospeso di un giovane ragazzo vicentino, calciatore alle soglie del professionismo nell’Hellas Verona, che lotta nell’ospedale scaligero di Borgo Trento dalla notte tra sabato e domenica.

Si tratta di Andrea Gresele, promettente 18enne nel calcio e studente di quinta liceo, originario della cittadina vicentina dove risiede la sua famiglia ed ex studente del liceo sportivo al “Tron” di Schio. Lui è rimasto folgorato, per causa tutt’altro che chiare, nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Vescovo, a quanto sembra ormai assodato in seguito a una caduta.

Un volo di circa 4 metri seconda una prima ricostruzione da parte delle forze dell’ordine del capoluogo veronese, a cui si aggiunge la scarica elettrica rimediata precipitando a terra, vicino ai binari. Il giovane avrebbe riportato varie ustioni ma ciò che preoccupa di più è un trauma alla testa, che avrebbe provocato un edema cerebrale. Tanto da essere stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico già domenica mattina, a quanto è noto sapere andato a buon fine, in attesa che il trascorrere delle ore e dei giorni consentano ai medici di neurochirurgia di delineare un quadro clinico più lineare. E magari – questa è la speranza che unisce con un filo diretto invisibile Isola e Verona – poterlo dichiarare fuori pericolo quanto prima.

Andrea, che vive a Verona dal 2017 per seguire il sogno di diventare un calciatore professionista, risiede in un convitto con altri compagni di squadra della Primavera dell’Hellas Verona. Si trovava con alcuni di loro, nella notte tra sabato e domenica, dopo aver giocato da titolare (indossando la sua maglia numero 2) il derby veneto con il Venezia per il campionato Primavera 2, poi perso per 3-2. Di ruolo laterale di destra, negli anni della prima adolescenza si era distinto nelle fila dell’Altovicentino a Marano, per poi accettare la chiamata di una società tra i “pro” e di serie A, trovando di recente spazio anche negli allenamenti con mister Juric e i professionisti del pallone gialloblu. E la convocazione del debutto in prima squadra in Coppa Italia. Sui siti ufficiali e social network della società sono stati pubblicati messaggi di incoraggiamento: tutti i tifosi sono uniti nell’incitare Andrea a dribblare anche questo avversario e riprendere la sua corsa sulla fascia.

Al momento non sussistono ipotesi di reato nè indagati, circostanze che fanno presumere elementi che riconducano a una caduta autonoma, probabilmente dal tetto di un vagone, da quanto si ricava da “L’Arena” e la “Gazzetta dello Sport“. Un gioco finito male, forse, per una disattenzione. Sul perchè dei ragazzi si trovassero sui binari, ma soprattutto su cosa sia effettivamente accaduto durante le ore notturne in via Galilei, va mantenuto ora il dovuto riserbo in ragione delle condizioni di salute del giovane e delle indagini in corso da parte delle forze dell’ordine, polizia ferroviaria in particolare per l’area di competenza. In queste ore saranno sentiti gli 8 giovani che si erano dati appuntamento in uno stabile preso in affitto, per ricostruire la dinamica dei fatti. Ma la partita più importante si gioca lontano dalla Procura di Verona, in una sala di terapia intensiva dove il giovane talento vicentino sta difendendo la sua vita.

L’area ferroviaria e l’abitazione visti dall’alto (google maps)