Simone racconta il… Birrone: storia di una passione (al 200%) che va avanti da 15 anni

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Visto che nella nostra vita siamo sempre pieni di impegni quotidiani, è importante ricavare un momento per se stessi per vedere le cose con più spensieratezza, magari bevendo una buona birra in compagnia degli amici in un ambiente raffinato e conviviale come a ‘La casa del Birrone’ in Via Fossanigo, 6, a Isola Vicentina.

Il Birrone è un birrificio nato nel 2008 dal sogno di Simone Dal Cortivo, un imprenditore che ha trasformato quello che prima era un suo hobby, passo dopo passo, in una grande realtà.

Ospite al programma Startup a Radio Eco Vicentino, è proprio lui a raccontare come è nata questa passione: “Ricordo ancora che a 12 anni mio padre mi ha fatto provare una birra austriaca: è stato il mio primo assaggio, e da lì è iniziato il mio amore per questa bevanda – racconta ai microfoni della radio – quando sono diventato più grande ho viaggiato molto in Germania per capire come si produceva. Ho deciso quindi di provare in prima persona, a casa mia, attraverso un kit già preparato. Lo conservo ancora perché è quello che mi ha fatto scattare la scintilla, che mi ha fatto diventare birraio dell’anno nel 2015 e oggi tra i 10 più conosciuti birrai di Italia”.

Simone Dal Cortivo tra le sue “spine”

Birrone è un marchio di birra artigianale agricola, da materie prime prodotte in proprio: dall’orzo, al mais, al frumento e da quest’anno anche il luppolo. Il nome deriva dall’unione di ‘Birra’ e ‘Simone’ da cui nasce lo slogan ‘Birrone, la birra di Simone’: “E’ stato un percorso molto lungo, durato ben 10 anni dal 1998 al 2008. Sono partito con un impianto personale da 400 litri e ogni anno ideavo progetti di fattibilità con sempre più ambizioni, fino ad aprire un vero e proprio birrificio a Isola Vicentina che oggi produce 5 mila ettolitri l’anno: in Italia siamo tra i primi 10”.

Ascolta “Simone ci racconta la storia del Birrone” su Spreaker.

Prima di diventare artigiano birraio Simone lavorava come pasticcere in una panetteria. Il nuovo mestiere del birraio è diverso: il lavoro vero lo fa il lievito in cantina per minimo 4 settimane di fermentazione, come spiega lui stesso: “Ad oggi la nostra azienda ha 50 dipendenti, siamo partiti in tre: io, mio fratello e un’altra amica: non avevamo niente, ma la birra era talmente buona che la gente continuava a richiederla. La birra per noi è uno stile di vita, una passione che ti prende dentro, che ti pervade tutti i giorni”. Il birrificio, fra poco compirà 15 anni e oltre alla sede di Isola le sue birre si possono degustare nei locali di Grisignano, Cittadella, Padova e Bassano.

Inoltre le sue birre si possono trovare nelle rivendite sparse in tutte le regioni italiane: “La birra si può definire come uno stare bene insieme, per cui vanno bene anche pochi clienti ma dappertutto – come spiega Simone – oggi produciamo ben 12 birre differenti, la mia birra preferita è la Brusca, una Pils amara e secca, che ti lascia una traccia olfattiva in testa incredibile”. La prossima creazione sarà presentata il 26 maggio per il compleanno del Birrone, si chiamerà 200%: “Vuol dire 100% materie prime sono italiane coltivate da noi, e per la prima volta completamente lavorata in Italia – conclude il maestro birraio- a tutto questo viene aggiunto al 100% di cuore italiano perché la passione è alla base di tutto.”