Il sogno di Matteo si avvera nonostante la Sla: sì al lancio di un marchio di birra con una dedica speciale

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Fisicamente la malattia lo sta mettendo a durissima prova, ma essa “mentalmente non può nemmeno competere”. Sono parole scritte da Matteo Faresin, papà vicentino di 34 anni che da tre e mezzo ormai sta affrontando insieme alla compagna e al figlioletto una prova di vita estenuante: la sclerosi laterale miotrofica, nota anche con l’acronimo Sla, malattia che colpisce il sistema nervoso e da cui sono affetti circa 3.500 persone in Italia.

Come lo stesso Matteo evidenzia con forza, però, che non intacca la mente e la capacità di ragionare, di interagire, di lottare e di sognare di chi è costretto a combatterla. Uno dei sogni cullati dal papà di Breganze è prossimo a realizzarsi: lanciare un aroma di birra – in collaborazione con un birrificio artigianale – che porti il proprio nome nel marchio. Anzi, quello della madre Fabiola, che non c’è più, a cui questo coraggioso e insieme stimolante progetto è dedicato.

A descriverlo nei dettagli di questa necessaria fase progettuale ormai in via di conclusione e negli antefatti è lo stesso Matteo Faresin, attraverso la sua seguitissima pagina personale su Facebook, proprio alla vigilia del suo compleanno. Specificando come l’iniziativa sarà finalizzata anche a raccogliere fondi solidali per permettere di affrontare le costose cure di cui egli stesso necessita, in seguito alla dura diagnosi che interrotto la sua carriera di calciatore dilettante e il lavoro nella vetreria di famiglia. Ma che non gli ha tolto affatto la forza di volontà, dimostrata ancora una volta con il suo esempio. “Prima di iniziare questa dura partita giocavo a calcio – si legge nel post pubblicato sabato notte -, e avevo appena coronato il mio sogno sportivo, quello di vincere il campionato della massima serie dilettantistica! Amavo il giardinaggio, mi piaceva cucinare con i prodotti del mio piccolo orto e stare in compagnia con gli amici, davanti ad una buona birra! Nel novembre 2018, io e la mia compagna, abbiamo ricevuto la notizia migliore della nostra vita, saremmo diventati genitori! Ho avuto modo di festeggiare questa fantastica notizia, pochi mesi, purtroppo nel Marzo 2019 vengo ricoverato per dei dolori muscolari e dopo 3 giorni mi viene comunicata la notizia peggiore della mia vita.”

Contrastanti emozioni nell’arco di pochi mesi che hanno preceduto la nascita del bimbo e il manifestarsi dei primi sintomi marcati della Sla, fino a toglierli il completo controllo degli arti e costringerlo sulla sedia a rotelle. Senza però mai scalfirgli lucidità e forza d’animo. “Da quel giorno la mia vita è cambiata e ad oggi sono un cervello imprigionato in un corpo impossibilitato a fare qualsiasi movimento. Nel primo periodo, dopo la diagnosi, ho preso questa sfida, da agonista, ho provato in tutti i modi a contrastare ogni piccolo cambiamento quotidiano. Ma con il passare del tempo ho capito che è inutile combattere con un avversario così forte e devastante, quindi, con questo non intendo assolutamente alzare bandiera bianca, quello mai, però ho iniziato a pensarla diversamente, come una scomoda convivenza, e da quel momento è cambiato tutto. ‘Invece di pensare e lamentarti per quello che non puoi fare, a causa di ciò che non hai, pensa a quello che puoi fare grazie a ciò che hai!‘. Questa frase, l’ho letta poche settimane dopo la diagnosi, e subito non ci ho dato tanta importanza. L’ho riletta circa un anno dopo, e mi è rimasta impressa nella mente, la penso ogni santo giorno, e cerco di metterla in pratica! Grazie a questa citazione, ho avuto molte idee, tra queste c’era quella di creare un logo, e dedicarlo a mia madre Fabiola, che tutti chiamavano ‘Fabi”‘. Da qui è nato il progetto Faresin birre – Fa.bi.65″.

Un’idea che si sta concretizzando, grazie a lui primo tra tutti, e ovviamente a chi gli sta vicino. “Da quando ho perso mia madre, ho sempre cercato di ricordarla imitandola, anche nelle piccole e normali azioni quotidiane. Da quel momento ho capito che sono i dettagli che possono farti fare la differenza, in ogni ambito! E mi sono imposto come obbiettivo quello di migliorare sempre! Provare, sbagliare, riprovare, per cercare l’eccellenza, nei gesti quotidiani, anche i più banali! Poi purtroppo a 30 anni mi hanno diagnosticato questa terribile malattia. Non sarà questa stronza a fermarmi, o meglio, fisicamente purtroppo ci sta riuscendo ma mentalmente non può nemmeno competere.

Spero tanto di riuscire a trasmettervi questa maniacale cura dei dettagli attraverso queste birre! Ho conosciuto questo birrificio circa 14 anni fa, e sono sempre rimasto colpito dai vari gusti, ogni birra sprigiona aromi particolari: quindi con l’occasione, ringrazio i titolari del birrificio, @32viadeibirrai! E come promesso, vi comunico, con grande orgoglio e soddisfazione, che se volete aderire a questa mia iniziativa, dalla prossima settimana, sui miei profili potrete acquistare le birre. Attraverso i link una percentuale delle vendite, sarà destinata a me, perché qui le spese, per l’assistenza, lievitano ogni giorno, sempre più. Ringrazio tutti, anticipatamente, e vi auguro una buona degustazione!”