L’assessore che non c’è e il civismo inquieto. Orsi: “Comunicare vale tanto quanto fare”


Da mesi, la politica scledense sembra vivere una fase di turbolenza silenziosa, fatta di scosse sotterranee e segnali che, messi insieme, delineano un quadro di crescente tensione all’interno della maggioranza. Il primo campanello d’allarme è suonato con le dimissioni inattese di Giorgio Marchioro, assessore ai lavori pubblici, che ha lasciato vacante una delega cruciale per la città.
Da allora, il clima si è fatto via via più incerto, con equilibri da ricostruire e una comunicazione interna che pare far fatica a tenere il passo con le aspettative dei cittadini. A complicare ulteriormente il quadro, la partecipazione di alcuni membri della giunta a una serata sulla sicurezza promossa da Fratelli d’Italia ha sollevato più di un malumore. Un gesto che, pur nella legittimità istituzionale, ha alimentato dubbi sulla coerenza politica di una maggioranza che si è sempre presentata come civica e trasversale, lontana dalle logiche di partito. In questo contesto, le dimissioni da presidente del consiglio comunale di Valter Orsi, benché annunciate e legate agli studi della commissione sul Masterplan, assumono un peso simbolico non trascurabile. Orsi, ex sindaco e figura di riferimento per l’area civica, ha scelto di non rientrare in giunta, ribadendo con fermezza la sua posizione: “L’assessore non potrei mai farlo — ha dichiarato — come ho sempre detto, un ex sindaco che entra in giunta non può che rappresentare una scelta quantomeno inopportuna. Ed io sono una persona di parola”.
Ma il suo sguardo resta vigile, e il suo impegno non si spegne alimentando voci e ipotesi: “Da cittadino sosterrò la candidatura regionale di un amico, oltre che di una persona che stimo (Andrea Nardin ndr) — ha spiegato — una scelta che nulla ha a che fare con il partito da cui invece mi tengo a distanza. Questo perché credo nel valore delle relazioni, nell’apporto che ciascuno può dare. Ed è innegabile che anche un gruppo civico non possa sottrarsi dal fare politica, nella misura in cui questa è funzionale ai bisogni della città e al fatto che questa non vive isolata rispetto ad un contesto che, come nel caso di Schio, deve vederla protagonista in positivo. Abbandoniamo l’idea di un civismo che boccia la politica, di cui è invece è massima espressione: i riferimenti politici sono una necessità”.
E a chi lo vorrebbe vedere in rotta con la maggioranza, Orsi risponde con chiarezza:
“Chi vuole per forza vedermi criticare la maggioranza — chiosa l’ex sindaco — non potrà che rimanere deluso. Se c’è un tema, questo riguarda la comunicazione che, è certo, va migliorata. Fare e non spiegare ai propri cittadini, lascia spazi e immense praterie a chi vuole creare confusione nella gente. Chi mi ferma, ovviamente, chiede rassicurazioni. Non tutti abbiamo lo stesso stile e la stessa impostazione, su questo probabilmente qualcosa va rivisto”. Parole che non suonano come una resa, quanto più come un caldo invito alla riflessione. E mentre la giunta cerca di ricompattarsi, tra deleghe e malumori da gestire, la politica scledense si trova davanti a un bivio: continuare o rilanciare con una visione più chiara, più condivisa, più capace di parlare alla città. Perché, come ricorda Orsi, “fare” non basta.
Le parole della sindaca Marigo. “Continuità nei progetti, operatività piena degli uffici, attenzione costante alle esigenze del territorio. Schio non rallenta e guarda avanti”. La sindaca Cristina Marigo non ha dubbi e tira dritto chiarendo il suo punto di vista: “Le dimissioni dell’assessore Giorgio Marchioro non hanno interrotto il lavoro dell’amministrazione – dichiara – abbiamo dato immediata continuità ai progetti in corso e ai servizi ai cittadini, con una riorganizzazione rapida ed efficace delle deleghe”. E mentre annuncia che un nuovo assessore arriverà comunque presto, privilegiando una scelta definita di qualità più che di velocità, puntualizza ulteriormente sull’operatività dell’azione amministrativa: “A dispetto di facili strumentalizzazioni, assicuro i cittadini che possono stare tranquilli: tutti i progetti procedono regolarmente – assicura Marigo – stiamo seguendo con attenzione questioni importanti per la comunità, dalle interlocuzioni per risolvere i blackout del Tretto alla riqualificazione del centro storico, fino ai progetti di messa in sicurezza idrogeologica. Sono interventi che richiedono competenza e presenza costante, e li stiamo portando avanti con lo stesso impegno di sempre”.
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