L’ira di Marigo contro Coalizione Civica: “Basta falsità sul Centro antiviolenza”

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“È ora di dire basta alla falsa informazione, che va a discapito di tutte le donne! Far credere loro che lo Sportello Donna sia diventato un disservizio, è come far credere loro che sono ancora una volta sole”! Non ci sta la vicesindaco e candidata nel segno della continuità, Cristina Marigo, a lasciar cadere nel vuote le accuse che già da qualche tempo le vengono rivolto in particolare da Carlo Cunegato e Giorgio De Zen, i due esponenti di Coalizione Civica che anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale sono tornati all’attacco.

“Partiamo col spiegare – asserisce Marigo – che la struttura organizzativa del Centro antiviolenza negli ultimi dieci anni non ha avuto modifiche in riduzione di personale: dal 2014 è stata implementata con personale amministrativo impegnato nella gestione delle risorse regionali e statali. Inoltre nel 2018 è stata inserita un’ulteriore operatrice con compiti di prima accoglienza: altro che staticità nonostante le oggettive difficoltà del periodo pandemico”.

Un’orgogliosa rivendicazione anche della peculiarità di una struttura ritenuta unica nel suo genere anche rispetto a quella veneziana: “Pur in un mutato quadro territoriale e normativo – prosegue ancora la candidata del progetto civico – l’amministrazione seppur nella sfida normativa e organizzativa intende mantenere la titolarità dei due centri, sviluppando in sinergia con gli ETS i servizi da erogare. E altro che tagli di risorse: ne prevediamo di aggiuntive.

E guai a mistificare attorno al concetto di esternalizzazione, quasi a voler declassare – questo il timore della compagine di Marigo e Orsi rispetto alle pungolature degli esponenti del centrosinistra scledense – la centralità gestionale, operativa e decisionale dell’amministrazione: “C’è una sostanziale differenza tra esternalizzazione e il percorso di co-progettazione: una scelta consapevole delle pubbliche amministrazioni – afferma con forza Marigo – che possono individuare in questa specifica procedura la modalità ordinaria per coinvolgere attivamente gli enti del terzo settore nella realizzazione di obiettivi di interesse generale.

Un simile approccio condiviso esclude che si sia in presenza di un processo di esternalizzazione dei servizi da parte degli enti locali. La co-progettazione si fonda sulla valorizzazione delle funzioni e delle attività di interesse generale svolte dagli enti non profit nell’ottica del principio di sussidiarietà”.

E mentre la campagna elettorale procede anche per Cristina Marigo tra incontri e iniziative in città e nei quartieri, è quasi un monito quella che l’avvocata aspirante sindaco lancia, in conclusione, all’indirizzo dei suoi detrattori: “L’interrogazione di Cunegato e De Zen – incalza la vicesindaco – é un caso di mala informazione, un atto di assoluta irresponsabilità: mi dissocio da questa forma di comunicazione che apparentemente è a mio discapito, ma in realtà è a discapito di tutte le donne. Voglio sensibilizzare i cittadini a fare altrettanto, allontanandosi dall’informazione che vuole solo denigrare e scatenare sensazionalismo e allarmismo ingiustificati”.

Polemica sul Centro antiviolenza. Coalizione: “Tagli vergognosi”. Marigo: “Siete disinformati”