Nuovo blocco al cantiere della Spv: notificato il sequestro della galleria

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I magistrati mettono i sigilli alla galleria in fase di costruzione a Malo, sul tracciato della Superstrada Pedemontana Veneta. La notifica del provvedimento di sequestro è stata comunicata ieri alla cosiddetta “Struttura di progetto” dell’opera viaria. Il tratto congelato riguarda il tunnel che collega l’arteria dall’Ovest all’Altovicentino, per circa 6 chilometri. Nell’ordinanza depositata si parla di possibile frode nell’esecuzione dei lavori da parte della ditta appaltatrice: l’ipotesi contestata riguarda l’utilizzo di calcestruzzo e altri materiali edili di qualità scadente e non a norma. Si tratta del terzo “stop” sulla Spv dal 2016.

Una nuova tegola che si abbatte sulla parte di tracciato nata sotto una cattiva stella, con un lutto – e successive indagini ancora pendenti – per un incidente mortale sul lavoro a pochi mesi dall’apertura del cantiere. A perire il 19 aprile 2016 fu l’operaio siciliano Sebastiano La Ganga. In pratica, per la Procura della Repubblica, si tratterebbe di difformità rispetto alle specifiche tecniche descritte “nero su bianco” nella progettazione, ai danni dell’ente Regione Veneto. In altre parole, il sospetto si riconduce all’uso di materiali scadenti. Con corollario l’accusa di frode in pubbliche forniture.

Come specificato non si tratta del primo blocco al maxi cantiere nell’area interessata dalla galleria, che prevede i varchi d’ingresso Castelgomberto e Malo nelle rispettive direzioni: di fatto, per la terza volta spunteranno transenne e sigilli imposti dai magistrati incaricati di portare avanti le indagini.

Il sequestro in ogni caso non muta lo status quo dei lavori sul tracciato, senza quindi dilatare in maniera significativa i tempi previsti di consegna del segmento della Spv. “Si ritiene che il provvedimento assunto dalla Procura non produca effetti particolarmente rilevanti – si spiega con una nota – rispetto ai tempi di realizzazione dell’intera opera. Si ricorda infatti che già sulla medesima galleria gravavano da tempo due sequestri, il primo sul lato di Malo a seguito dell’incidente mortale del 2016, ed il secondo sul lato di Castelgomberto, a seguito del cedimento del terreno occorso nel 2017, ancora non risolti”.

Di certo, oltre che per il dramma consumatosi ormai tre anni fa, la realizzazione di uno dei 38 tunnel previsti per l’opera complessiva si ricorderà come la più tribolata dell’intera infrastruttura.