Oggi l’addio a “Sacca”: ci sarà una folla di sportivi e amici a salutarlo in Duomo

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Oggi la cittadina di Malo piangerà. Sarà la spontaneità delle emozioni, per quanto suscitate dalla tristezza, a bagnare gli occhi di quanti volevano e vogliono bene ad Ale, Alessandro Saccardo, il papà orgoglioso della sua bimba di un anno e mezzo che purtroppo all’alba di martedì ha lasciato di stucco prima, e nel dolore, poi, quanti stanno tutt’ora soffrendo per la sua prematura scomparsa.

Chi vorrà renderà a lui l’ultimo omaggio terreno con la sua presenza e offrire, per chi se la sentirà, un abbraccio o parola di consolazione alla madre e ai due fratelli di Alessandro, alla compagna e alla figlioletta del 48enne, lo potrà fare oggi dalle 15, in Duomo, dove qui si celebrerà la messa di commiato.

La data e le modalità del funerale sono state rese note all’indomani dell’autopsia effettuata sul corpo di Alessandro, tecnico capace da tempo al lavoro alle Fonderie Pavinato di Thiene. Era un atleta, lo era sempre stato: dal calcio al futsal agonistico, senza mai fermarsi e con sempre sotto controllo la propria salute, fino ad abbracciare lo sport del momento, il padel, negli ultimi due anni dopo il ritiro dalle competizioni del pallone. Anche qui con la consueta verve ironica che lo ha sempre contraddistinto, con quell’aria da “bravo toso” come in tanti oggi a Malo e dintorni dicono e scrivono e ricordano. Uno di compagnia, un combattente in campo, un genuino di natura.

Un ragazzo “eterno” nonostante la maturità e la paternità, per indole e carattere, una di quelle persone che definire speciali non è un atto di compassione ma di constatazione della realtà e che non si vorrebbero salutare mai, se non con un arrivederci o un “ciao a presto”. Di eterno, come si evince dai commenti di chi gli stava vicino, rimarrà senza dubbio il suo ricordo in molti tra i presenti al funerale. Non solo oggi né “solo” domani.

Alessandro (qui di spalle con la maglia n°6 della Virtus Thiene) aveva giocato a calcio a 5 nell’Altovicentino ben oltre i 40 anni

Sul piano degli approfondimenti clinici, le circostanze note che hanno portato al decesso del cittadino maladense sarebbero state confermate dagli esiti dell’autopsia, ora in mano agli inquirenti che hanno dato poi il via libera alla sepoltura. A stroncare prematuramente la vita di Alessandro Saccardo sarebbe stato un infarto, di portata letale, avvenuto in casa dopo le 5 del mattino di martedì scorso – senza alcuna avvisaglia precedente – mentre stava riposando per la notte insieme alla compagnia e alla figlioletta Beatrice.

Si è fatto tutto quanto si poteva, sia nell’abitazione quanto nell’ambulanza che, infine, in ospedale a Santorso, per riportare “Sacca” alla vita, ma i seppuri prolungati tentativi di rianimazione da parte della squadra di emergenza del Suem 118 non hanno portato a nulla, segnando il doloroso epilogo e il triste appuntamento di oggi per l’ultimo saluto. “Se solo avessi saputo che fosse stata l’ultima volta ad averti visto, ti avrei abbracciato all’infinito” recita uno dei tanti post in ricordo di Alessandro, da parte di uno degli amici del padel.

Nel riquadro Alessandro Saccardo, sullo sfondo un’immagine a lui cara da gran amante della montagna qual era