Patto Comune-parrocchia per il nuovo “ciak” all’ex Cinema Verdi. Pronti quasi 300 mila euro

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La facciata con l'ingresso dell'edificio ad oggi interdetto al pubblico

Marano Vicentino, la cittadina potenzialmente con più sale per il cinema della provincia (in rapporto agli abitanti) tra il multisala Starplex di “nuova generazione” e lo storico Cinema Campana, non si dimentica nemmeno dell’ex Cinema e Teatro parrocchiale “Verdi“, che sarà oggetto di un profondo e accurato intervento di ristrutturazione concordato a un progetto ora “nero su bianco” ma di cui si parla ormai da anni. E destinato non tanto (o non solo quantomeno) alle proiezioni ma a una serie di attività assortite da definire in futuro. Si tratta di un’ampia sala dirimpettaia alla Casa del Giovane in pieno centro, utilizzata spesso per feste e raduni e attività con i ragazzi, e che necessita di lavori urgenti mostrando in maniera evidente i segni del tempo.

Tutto ciò grazie a un patto di durata ragguardevole siglato tra il Comune e Parrocchia di Santa Maria Annunziata, rappresentata da don Fabio Balzarin, che ha sancito il sostegno nel valorizzarne il ruolo sociale ed educativo e per l’uso di alcuni locali a favore della comunità. È stato approvato all’unanimità durante l’ultimo Consiglio comunale del 28 aprile 2021 e durerà poco meno di otto anni, fino a fine 2028. Sul piatto quasi 300 mila euro di investimento pubblico da parte dell’ente locale.

L’accordo si inserisce nel solco del Patto educativo territoriale avviato nel 2017, che vede impegnati entrambi i soggetti, attraverso iniziative educative, ricreative, culturali, sportive e caritatevoli a favore non solo della gioventù ma di tutta la comunità maranese. L’obiettivo è rinnovare, nel rispetto delle reciproche funzioni e peculiarità, lo spirito collaborativo che da sempre contraddistingue il rapporto tra gli enti atto a perseguire il fine comune di formazione ed educazione a valori umani universali e fondamentali, come si legge nell’accordo.

In particolare, la Parrocchia si impegna a realizzare un intervento di recupero dello stabile ex-cinema Verdi, spazio strategico nel centro storico di Marano Vicentino, finalizzato all’uso sicuro della struttura, ridando così alla comunità “nuovi spazi sicuri e accoglienti, aperti a tutti nello spirito di carità e gratuità propri della Parrocchia”. Una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, l’intervento potrà iniziare nel corso del 2021 per ultimarsi entro il 31 dicembre 2023. Il Comune sosterrà finanziariamente tale opera mediante un contributo in conto capitale per un totale di 290 mila euro. Le nuove sale dell’ex-cinema Verdi saranno poi messe a disposizione – a titolo gratuito ad eccezione delle utenze – anche per attività culturali ed educative promosse dal Comune, compatibilmente con le attività pastorali.

Il lato interno dell’ex cinema che dà sul piazzale della Casa del Giovane

Il Comune si impegna inoltre, collaborando con i progettisti incaricati dalla parrocchia, alla riqualificazione della parte esterna Verdi dando un’attenzione prioritaria alla messa in sicurezza per le categorie di utenti più vulnerabili: pedoni e ciclisti, minori e anziani. Inoltre, il piazzale della Casa del Giovane, che offre la disponibilità di circa 70 posti auto, continuerà a restare a disposizione della comunità. Tradizionalmente a Marano c’è un percorso di comunanza tra l’azione della parrocchia e l’attenzione agli aspetti della vita socio-educativa della comunità e delle relazioni umane – sottolinea il sindaco Marco Guzzonato -. Come amministrazione ne riconosciamo il valore e siamo felici di rinsaldare una collaborazione anche sul piano pratico”.

“È da parecchio tempo che nella comunità c’è il desiderio e la richiesta di sistemare lo stabile dell’ex-cinema Verdi e l’accordo con il Comune è un tassello importante perché questo si possa realizzare. I prossimi mesi ci vedranno impegnati a ottenere tutti i permessi; nel frattempo, in conformità con le attuali norme sanitarie, organizzeremo uno o più incontri per presentare il progetto a tutta la comunità, in modo che, anche questo luogo possa essere percepito casa di tutti”, spiega don Fabio Balzarin.