Rifiuti abbandonati, Orsi: “Più controlli significa aumentare la Tari: i cittadini sono disposti?”

Progetto senza titolo - 1

Dopo la lettera inviata alla nostra redazione da Elena Berlato, volontaria ambientale, sulla situazione dei rifiuti abbandonati a Schio e il ruolo del Comune, ritenuto troppo assente, interviene il sindaco di Schio Valter Orsi, che puntualizza alcuni aspetti del funzionamento del servizio di raccolta rifiuti e, di conseguenza, anche del loro abbandono da parte di persone incivili.

Sindaco Orsi, dov’è il Comune rispetto alla brutta abitudine di sporcare di rifiuti la città?
“Mi lasci dire, anzitutto, che il Comune non gestisce direttamente il ciclo integrato dei rifiuti ma ha una convenzione con Ava, come previsto dall’agenzia nazionale di controllo, ossia Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Ava si occupa dello spazzamento delle strade, della raccolta del rifiuto domestico e degli imballaggi. Come Comune di Schio chiediamo ad Alto Vicentino Ambiente una serie di servizi per un valore di circa quattro milioni di euro e da diversi anni essi per legge devono essere coperti completamente dal cittadino utente. Detto questo, ricordo che come amministrazione abbiamo scelto di rivoluzionare il vecchio sistema delle campane e questo ci ha consentito di passare dal 66% di raccolta differenziata del 2014 a oltre l’80% di adesso con l’utilizzo del bidoncino e, in alcuni casi specifici in cui ciò non è possibile, con il sacchetto cippato. Oggi Schio è per dimensione di abitanti tra le prime città del Veneto in quanto a raccolta differenziata: la stragrande maggioranza dei cittadini ha capito il valore di questa rivoluzione, ma rimangono molti aspetti legati alla maleducazione e all’abbandono indifferenziato di piccoli rifiuti. Per quello massivo, invece, abbiamo addirittura un servizio in convenzione con un’associazione che ci aiuta a rilevare gli autori e a sanzionarli”.

“Schio è invasa dai rifiuti abbandonati, ma il Comune dov’è?”. La denuncia di una volontaria ambientale

Converrà il problema dell’abbandono dei rifiuti, sottolineato dalla nostra lettrice, è reale e pare non trovare soluzione. Il Comune cosa può fare?
“Abbiamo la fortuna di avere a Schio gruppi di volontari, qualche decina di cittadini, attivi nella raccolta del piccolo rifiuto abbandonato. Sono un esempio per tutta la nostra comunità. Abbiamo voluto dare loro anche un riconoscimento pubblico perché investono il loro tempo libero proprio nel raccogliere le immondizie abbandonate. Credo stia crescendo sempre di più la cultura del rispetto dell’ambiente e mi dispiace notare che l’autrice della lettera che avete pubblicato non conosce bene le norme che regolano la raccolta e la gestione del servizio integrato dei rifiuti, anche se ovviamente va elogiato il suo senso civico”.

Cioè?

Se l’intento della lettera è sensibilizzare l’amministrazione ad aumentare il servizio di raccolta per questi piccoli abbandoni, non posso far altro che chiedere all’autrice di attivare una richiesta ufficiale. Potremmo anche avviare un servizio costante con un operatore per quartiere, ma il costo, calcolando lo stipendio e gli oneri previdenziali e pensionistici sarebbe di circa 25-30 mila euro all’anno. Per sette quartieri questo significa oltre 200 mila euro, soldi che andrebbero poi caricati completamente sulla Tari, la tariffa per i rifiuti. Andrebbe insomma ad incrementare di 15 euro la tariffa per ogni cittadino utente. Noi come amministrazione abbiamo cercato sempre di trovare un equilibrio, senza andare a pesare sulle tasche dei cittadini. Non si tratta di una delega al volontariato, anche se esso è sicuramente un valore aggiunto, in quanto aiuta ad aumentare la cultura del rispetto dell’ambiente, come avviene anche con iniziative come Puliamo il mondo organizzato con Legambiente, azione che vede coinvolti i ragazzi delle scuole. Ed è proprio dei ragazzi che bisogna continuare a seminare su queste problematiche. Invito le persone che si sono fatte promotrici di lettera che vi è pervenuta, che ho letto e che sinceramente mi ha lasciato un po’ basito, a formulare una richiesta ufficiale di aumento di un servizio, magari allegando anche le tabelle di pagamento Tari degli ultimi anni: quando abbiamo cambiato il servizio di raccolta dei rifiuti, c’è stata una petizione, di pochi cittadini a dire il vero, e la gran parte dei sottoscrittori che chiedeva di implementare il servizio in alcuni settori sono poi risultati non pagatori della Tari negli anni precedenti. Insomma, a me va bene chiedere una maggiorazione del servizio e come amministrazione siamo pronti a valutare qualsiasi richiesta che arrivi dai cittadini, purché vi sia la consapevolezza di cosa questo comporti e purché i sottoscrittori almeno si dimostrano in regola con il servizio e che già oggi viene loro erogato”.