“Non contate noi, contate su di noi”: Piovene festeggia il secolo dei suoi Alpini

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Una festa di piazza e di popolo oggi a Piovene Rocchette dove la comunità si è voluta stringere attorno ai suoi Alpini per dire loro un grande grazie. Un grazie lungo cent’anni visto che la manifestazione iniziata con ieri nonostante il maltempo, celebra il secolo di vita della sezione ai piedi del Summano.

Alla sfilata che ha percorso le arterie principali del paese e che è stata aperta dalla Fanfara di Vivaro – Dueville, i gagliardetti di tanti comuni dell’alto vicentino, autorità civili, religiose e militari, tra gli altri il Presidente della Provincia Andrea Nardin e l’Assessore regionale Elena Donazzan. Immancabili le penne nere, orgogliose di tanto affetto tributato ai lati della strada con tante famiglie e bambini a sventolare gioiosamente il tricolore: in parata con quelle vicentine, anche gli alpini abruzzesi di Isola del Gran Sasso, gemellati proprio con Piovene.

Una storia iniziata proprio nel settembre del 1923 quando una manciata di reduci, riunitosi ai tavoli della trattoria ‘Alle Vasche’ dell’Alpino Francesco Nardello ‘Chichi’, pensò di fondare quello che poi sarebbe diventato il gruppo Alpini. Dal doloroso ricordo di anni passati nell’altopiano a combattere per una libertà mai così messa a rischio, senza mai dimenticare il sacrificio di chi non fece più ritorno, alla gioia di una grande famiglia da allora sempre unita e presente nella vita del paese e non solo: “Non contate Noi, ma contate su di Noi” il motto non casuale – oltre che il titolo del libro dedicato al centenario e curato da Giovanni e Lucio Pattanaro – del sodalizio oggi omaggiato anche dalla sincera emozione del Sindaco Erminio Masero: “Ribadiamo oggi più che mai l’essenza dello spirito alpino, ricordare i morti per aiutare i vivi: a loro il nostro grazie più sincero per essere sempre baluardo nella difesa di un’identità e di un comune sentire oltre che per la capacità di dare continuità ai più alti ideali di patria, libertà e democrazia”.

Il compleanno delle penne nere piovenesi si concluderà non prima del grande pranzo comunitario con ricca sottoscrizione a premi a seguire presso la tensostruttura appositamente installata nelle pertinenze del patronato.

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