Sparò all’amico della moglie per gelosia: condanna a 11 anni

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Il luogo del tentato omicidio e, nel riquadro, Riccardo Crestani

E’ stato condannato a 11 anni di carcere per tentato omicidio premeditato Riccardo Crestani, il 41enne di Piovene Rocchette che nella notte fra il 2 e il 3 dicembre 2017, sparò a quello che riteneva il rivale in amore, Rachid Betahar, di 38, pure lui di Piovene. Questa la decisione presa ieri dal Tribunale di primo grado di Vicenza.

Come si ricorderà, al termine di una serata caratterizzata da un forte abuso di alcol e trascorsa in compagnia di altre persone in un locale – in compagnia anche della moglie, dell’amico e dei due figli – era tornato a casa e, imbracciato uno dei suoi fucili, alle tre e mezza di notte aveva raggiunto i quattro, fermi a un distributore di Piovene: qui aveva rincorso e sparato al marocchino, colpito a distanza ravvicinata, come dimostrarono anche le immagini di videosorveglianza del distributore. L’uomo è rimasto invalido ad una mano (i due colpi di fucile gli spappolarono il braccio).

A scatenare la violenza omicida di Crestani sarebbe stata la gelosia, in quanto Betahar avrebbe avuto una relazione con la moglie di Crestani che, pur vivendo col marito, di fatto era separata. Al momento della sparatoria, era presente anche l’altro figlio della coppia.

A concludere la notte da far west, dopo la sparatoria il figlio maggiore della coppia, Roberto Crestani – allora diciottenne – pestò a sangue il padre, mandandolo all’ospedale in gravi condizioni. Per tale episodio il giovane fu denunciato con l’accusa di lesioni gravi.