Sanità, agli altri candidati e ai sindaci non piace il metodo-Lega: “Vergognoso”

Infuria la polemica dopo la deliberazione della Giunta Regionale che ha stabilito le dotazioni – di letti e reparti – per gli ospedali veneti per i prossimi cinque anni. Ad accendere la miccia, oltre ai contenuti delle schede ospedaliere per quel che riguarda l’Ulss 7 Pedemontana (qui tutte le novità, che dimostrano come le richieste dell’Alto Vicentino non siano state accolte), è stato ieri mattina un comunicato della candidata sindaco della Lega a Schio, Ilenia Tisato, che metteva il suo “cappello” sul primariato di otorinolaringoiatria previsto per l’ospedale di Santorso.

“Sono molto soddisfatta – commentava la candidata leghista ieri mattina nel comunicato giunto alle redazioni un’ora prima della conferenza stampa convocata a Bassano dal Commissario dell’Ulss 7 Bortolo Simoni – ho scritto a chiare lettere nel mio programma elettorale che la salute dei cittadini non è negoziabile e invece di perdere tempo a far polemiche mi sono attivata con la Regione per cercare di contrastare l’immobilismo devastante della nostra Amministrazione che ci ha portato a questa situazione e al continuo alimentare notizie infondate, usate come arma in campagna elettorale. Io non ci sto ad abbassare la guardia, ed è doveroso il mio ringraziamento ai rappresentanti istituzionali dell’ Altovicentino l’onorevole Erik Umberto Pretto e il consigliere regionale Maurizio Colman per il supporto che mi hanno dimostrato”.

Nella sostanza, si tratta del refrain della campagna elettorale leghista a Schio, tanto da sembrare quasi l’unico punto del programma elettorale: “mettere a disposizione dei cittadini la mia rete di relazioni con Regione e Roma. Mi sono messa in gioco perché la città torni ad essere viva e felice e uno strumento indispensabile per ottenere ciò è poter fare, è potere muoversi in tempi brevissimi per portare avanti politicamente le esigenze di Schio”. A creare sdegno non è stato solo il fatto che una cittadina senza nessuna carica istituzionale conosca i contenuti delle schede prima dei sindaci eletti, ma anche che l’organicità ad un partito abbia “influenzato” le decisioni di un organo istituzionale come la Regione, chiamato a garantire la salute dei cittadini rapportandosi con le altre istituzioni del territorio.

“Mi chiedo – chiosa infatti il candidato alla carica di sindaco a Schio del Movimento 5 Stelle, Marco Vantin –  cosa si direbbe se ad intervenire presso la Giunta Regionale fosse stato un candidato pentastellato. E’ scandaloso quanto affermato dalla candidata della Lega, ma è ancora più scandaloso che in Regione qualcuno le abbia dato retta senza che ne avesse titolo. Spero proprio che Zaia smentisca. Sulla sanità non c’è bisogno di campanilismi fra territori, Alto Vicentino e Bassano dovevano mettersi insieme e fare richieste unitarie, perché a Venezia su questo divide et impera ci hanno sguazzato”.

Va giù ancora più pesante Leonardo Dalla Vecchia, candidato per la coalizione di centro sinistra: “Questa vicenda dimostra perfettamente come funziona la politica veneta, che si muove solo in favore di una parte politica. Quanto accaduto è allucinante, in un paese democratico non può accadere. Si è scelto in base alle fazioni politiche e non per il bene dei cittadini. Il modo in cui agisce la Lega in Veneto mi lascia sempre più basito. Le schede ospedaliere sono la prova evidente del fatto che la Regione opera per accentrare e mettere in competizione i territori, col risultato che si colpiscono i cittadini e si tolgono servizi essenziali”.

“Simoni e Lanzarin – sottolinea il sindaco uscente Valter Orsi – si sono rimangiati otto mesi di lavoro. E’ stato giusto riassegnare psichiatria a Bassano, così come riconfermare otorino a Santorso dove c’è già un primario in ruolo, ma non ci hanno ascoltato nelle altre nostre richieste, come mantenere l’unità operativa complessa di urologia, che era un fattore di attrazione. Anche garantire emodinamica h24 in entrambi gli ospedali è una risposta politica: hanno dato risposta a necessità elettorali, dimostrando di non essere all’altezza del loro compito”.

Orsi rivela anche il governatore Zaia lo aveva chiamato, dopo la protesta dei sindaci dell’Alto Vicentino, per avvertirlo della decisione di sospendere l’approvazione delle schede al fine di poterle rivedere. “Poi invece di soppiatto le hanno approvate dando risposte politiche che non sono funzionali e lo hanno fatto senza avvisare i sindaci, una mancanza gravissima”. Quanto al comunicato della candidata della Lega, Orsi si chiede “cosa ci sia da festeggiare, visto che ci hanno tolto due primariati. Una telefonata uscita dalla Giunta le è servita per cercare di passare come salvatore della patria, ma in un confronto con gli altri candidati pochi giorni fa aveva ammesso di non saperne nulla. Ho trovato la sua azione molto piccola e di mera finalità elettorale, che andrà a discapito dei cittadini. Spero e auspico che gli elettori dell’Alto Vicentino mandino un segnale forte nelle urne, facendo capire che non si fanno prendere per il naso. E’ vergognoso affermare che i sindaci sono rimasti inerti in questi mesi: Tisato dimostra di essere un burattino nelle mani di altri”.

Si fa sentire anche Giorgio De Zen, capolista di Coalizione Civica per Schio: “La Lega in Regione diminuisce i posti letto ospedalieri per abitante e privatizza sempre più la nostra sanità, noi nel nostro territorio abbiamo la ‘fortuna’ di avere un sindaco che ci spaccia per successo una sconfitta del territorio. L’ospedale di Santorso perde di fatto 5 primariati e i medici sono più carenti a Santorso che altrove. L’avevamo detto: la fusione per incorporazione spolperà la nostra sanità locale. La conferenza dei sindaci, in cui Schio ha perso il suo ruolo forte, non è stata in grado di capire le conseguenze di tali scelte. Per questo bisogna dire no alle scelte sanitarie della Lega, che ha contrapposto Santorso a Bassano, per far aggiustare tutto a Venezia. Altro che autonomia dei territori! Questo si chiama regionalismo accentratore: il tutto condito con populismo in salsa scledense”.

Il presidente della Conferenza dei Sindaci, Robertino Cappozzo – sindaco di Lugo di Vicenza, nonché presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 2 – interpreta il sentire anche degli altri primi cittadini e sottolinea lo sgarbo istituzionale: “Quanto dichiarato da un candidato Sindaco di Schio è un fatto gravissimo sul quale bisogna fare tutti una grande riflessione. Dopo la lettera spedita in Regione la scorsa settimana ed i contatti avuti sia con l’assessore Lanzarin che con il dottor Simoni per una rideterminazione delle schede in base alle nostre richieste – stigmatizza Capozzo – anche questa volta abbiamo appreso dalla stampa che sono state approvate in Giunta. Fermo restando che su otorinolaringoiatra avevamo già avuto da subito rassicurazione che la richiesta era meritevole di accoglimento, lo stesso però avevo insistito affinché la struttura di Santorso avesse pari dignità rispetto a Bassano”.

“Nell’ospedale di Santorso manca la serenità – conclude il rappresentante dei sindaci – perché ormai le decisioni su come sarà la sanità del futuro nel nostro territorio sembra non dipendere più da confronti sereni e costruttivi con tutti i portatori di interesse, ma da decisioni che vengono prese in nome di una riforma che doveva migliorare la situazione precedente. Se così fosse allora ci chiediamo: perché non ne vediamo ancora nessun effetto?”.