Nuova risonanza magnetica da 3 Tesla a Santorso: più “veloce” del 30% e miglior risoluzione

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Il bacino del distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana, in altre parole la gente dell’Altovicentino e dintorni, avrà a breve a disposizione un nuovo macchinario di ultima generazione per la risonanza magnetica, a 3 Tesla, già installato all’ospedale di Santorso e oggetto ieri della presentazione alla stampa e al personale medico sanitario. Un tassello tecnologico applicato alla diagnostica per immagini che rende il polo “Alto Vicentino” il primo e al momento unico ospedale – non hub – in Veneto a disporre di un’apparecchiatura di questo livello.

Costo dell’investimento che ammonta a circa 2 milioni di euro, comprensivo delle spese per l’installazione della “risonanza”. Più performante in termini di velocità di acquisizione, di qualità e profondità delle immagini, e di comfort, visto che tra l’altro è adatta a ospitare anche pazienti affetti da obesità importante.

La nuova apparecchiatura a 3 Tesla

Presenti ieri al taglio del nastro in reparto l’assessore regionale a Sanità e Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, in rappresentanza della Regione Veneto, e di vertici dell’Ulss 7 Pedemontana, “capitanati” dal dg Carlo Bramezza. Di fatto, la nuova risonanza sostituisce quella a basso campo utilizzata in precedenza presso l’ex ospedale “Boldrini” di Thiene ed è stata collocata all’interno della Radiologia di Santorso, di fronte alla risonanza da 1,5 Tesla già presente, in un’area nella quale il progetto dell’ospedale aveva già previsto la possibilità di installare in futuro una seconda apparecchiatura.

“Proprio la disponibilità di questo spazio predisposto è stato l’elemento decisivo per la scelta di collocare la nuova apparecchiatura a Santorso – sottolinea il Direttore Generale -, perché installare una risonanza all’interno di un ospedale, dove non è stata prevista, è un lavoro complesso e oneroso per la necessità di garantire la sicurezza di operatori e pazienti dai fortissimi campi magnetici che vengono sviluppati. Voglio sottolineare però che questa non è la risonanza magnetica “di Santorso”, ma di tutta l’azienda, perché sarà messa a disposizione di tutti i nostri pazienti per eseguire esami all’avanguardia che attualmente non possiamo condurre, e questo dunque ci consentirà di ridurre le necessità di spostamento dei nostri pazienti e la mobilità passiva verso altre Ulss”.

La cerimonia del taglio del nastro tricolore

L’apparecchiatura, benedetta dal cappellano del centro medico ieri, viene descritta come dotata della tecnologia più avanzata oggi esistente: “La nuova risonanza da 3 Tesla – spiega il dott. Calogero Cicero, Direttore dell’Uoc Radiologia di Bassano e direttore facente funzione dell’analoga struttura di Santorso – si caratterizza di fatto per una potenza doppia rispetto alle apparecchiature fino a oggi in uso e questo sul piano diagnostico si traduce in maggiore risoluzione spaziale e contrasto delle immagini, con un livello di dettaglio altrimenti impossibile da raggiungere. Questo è un requisito essenziale checi consentirà di svolgere esami avanzati per lo studio dell’encefalo, della prostata e del cuore, oltre che risonanze mammarie, riuscendo ad identificare meglio ad esempio le placche della sclerosi multipla o tumori prostatici e mammari”.

Oltre alla “potenza” (ma tecnicamente sarebbe più corretto parlare di capacità di induzione magnetica), tra i punti di forza della nuova apparecchiatura vi sono anche alcune tecnologie e software innovativi, compreso un sistema basato sull’intelligenza artificiale che consente alla macchina di “adattarsi” alle caratteristiche anatomiche del paziente, permettendo una maggiore rapidità nell’acquisizione dell’esame compensando gli artefatti da movimento e migliorando così la qualità d’immagine. Per rendere più agevole e rapida l’esecuzione degli esami, inoltre, speciali sensori integrati nel lettino rilevano automaticamente lo schema respiratorio del paziente e aiutano l’operatore ad analizzare la capacità del soggetto di trattenere il respiro e selezionare quindi la strategia più efficace per portare a termine l’esame senza doverlo ripetere, permettendo l’esecuzione dell’esame anche per i pazienti poco collaboranti. Questi contenuti tecnologici di altissimo livello saranno a disposizione delle più diverse specialità.

Inoltre, la nuova tecnologia, grazie ad un range di scansione di 205 cm, permette esami multi distretto o esami complessi su tutto il corpo con una qualità di immagine superiore e priva di artefatti. Particolari attenzioni sono state poste anche al comfort dei pazienti: l’acquisizione di immagini ultrasilenziose e più rapide, l’illuminazione led multicolore, la ventilazione all’interno del gantry, le bobine leggere, e la possibilità di specchi per osservare al di fuori del tunnel aumentano il comfort del paziente e riducono la sensazione di claustrofobia. Questo rende il sistema particolarmente adatto anche per i pazienti pediatrici, claustrofobici o ansiosi in quanto è possibile l’esecuzione di molti esami facendo entrare il paziente di piedi, quindi senza dover entrare con la testa all’interno del tunnel, grazie alla compattezza del magnete e ad un elevato diametro di 70 cm, che può accogliere anche pazienti con grave obesità. Allo stesso tempo, grazie alla potenza superiore la nuova risonanza magnetica sarà anche in grado di svolgere gli esami in tempi più rapidi rispetto alla precedente risonanza: “Questo – conclude il dott. Cicero – ci consentirà aumentare del 30% il numero di esami che possiamo eseguire, con evidenti benefici anche sulle liste di attesa”.