Ospedale di Santorso, ipotesi 18 maggio per il ripristino del reparto di Oncologia

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Il polo sanitario "Alto Vicentino" sullo sfondo e il commissario dell'Ulss 7 Simoni nel riquadro

Ad oggi si può parlare di un’accoppiata tra intenzioni ed ipotesi, ma quella di lunedì lunedì 18 maggio 2020 potrebbe rappresentare una prima tappa di una corsa – comunque ancora in salita – verso il ripristino delle attività ordinarie all’ospedale “Alto Vicentino” di Santorso. Il primo reparto a tornare nella sede originaria sarà quello di Oncologia, insieme al proprio personale. Ad annunciare quella che appare ben più di una “dichiarazione d’intenti” è stato il commissario dell’Ulss 7 Pedemontana Bortolo Simoni nel corso della conferenza stampa di stamattina. Anche se rimane il vincolo sanitario dettato dal monitoraggio quotidiano dei dati relativi ai contagi, oltre ai tempi logistici di sanificazione ambientale.

Si parla di “rientro al completo” del reparto oncologico, attualmente ospitato nel polo sanitario di Bassano del Grappa dove operano i medici specialisti e dove proseguono le cure chemioterapiche i pazienti, con i disagi del caso per la lontananza dal territorio Altovicentino. “Serve prudenza – commenta Simoni – e pazienza, si tratta di per il momento di un’ipotesi ma lavoriamo in questa direzione”. Ad oggi parte dei locali sono occupati da strutture di emodialisi, tra i servizi residui rimasti attivi a Santorso, ma sarà questione di pochi giorni liberare gli spazi una volta che sarà ufficializzato l’ordine definitivo di trasloco.

Riguardo agli altri reparti ordinari che hanno dovuto idealmente fare le valige in direzione San Bassiano, invece, risulta ad oggi del tutto impossibile fornire indicazioni sul calendario di rientro progressivo alla situazione pre Covid-19. “Dipende dai numeri dell’epidemia dei prossimi giorni – conclude il portavoce dell’Ulss 7 Pedemontana – in base a questi si valuteranno le progressive dismissioni di parte dei cinque reparti Covid attivi”.

In questi giorni, infine, l’ospedale Alto Vicentino sta accogliendo i pazienti non critici – 3/4 persone in cura per problemi respiratori conseguenza del virus – prima ricoverati al San Lorenzo di Valdagno, che entro fine settimana sarà dichiarato “Covid-free”.