Ospedale Santorso, si “salta” il Pronto soccorso con prescrizione di urgenza 24 ore

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L'entrata del pronto soccorso dell'ospedale di Santorso

Per far fronte alla marea di utenti che si recano negli spazi dedicati al Pronto soccorso, in aumento continuo secondo le statistiche, l’ospedale di Santorso si attrezza per fornire un servizio “fast”. Si tratta di 9 percorsi brevi, così come vengono definiti dalla direzione di Ulss 7 Pedemontana, attivati con duplice funzionalità: ridurre i tempi di attesa per parte dei pazienti che necessitano di visite d’urgenza dopo una prima valutazione da parte di un medico e snellire l’affollamento (cronico) del reparto in accesso.

Importante sarà la nuova configurazione dell’impegnativa “U”, che significa urgenza nelle 24 ore. Riguarderà solo determinati ambiti sanitari e reparti specialistici la novità, quando non si rilevano rischi per le funzioni vitali ma permane comunque l’urgenza del consulto in tempi ragionevolmente rapidi. Ecco la lista diffusa oggi: Chirurgia Generale, Urologia, Dermosifilopatia, Diabetologia, Oculistica, Maxillo-Facciale, Otorinolaringoiatria, Radiologia e Ortopedia. Una sperimentazione analoga ha dato buoni esiti nell’altro polo della sanità dell’azienda, al San Bassiano.

D’ora in avanti, sul piano pratico, i pazienti con impegnativa U per determinate patologie prestabilite non dovranno più recarsi in Pronto soccorso per accedere dopo interminabili attese, spesso, alla visita specialistica, come accadeva in passato, ma potranno rivolgersi direttamente al Cup dell’ospedale oppure al “Mini-Cup” nel poliambulatorio: qui saranno registrati e indirizzati direttamente alla sede della visita negli orari previsti. Come si legge nella nota esplicativa di Ulss 7, “in questo modo il vantaggio è duplice: da una parte si garantisce ai pazienti un accesso più diretto, senza Pronto soccorso, dall’altra si riduce l’affollamento di quest’ultimo (nel 2023 solo a Santorso sono stati 68.900, +4.100 rispetto all’anno precedente). Del protocollo aggiornato sono stati informati i medici di famiglia.

“Finora i pazienti con impegnativa U venivano registrati al Pronto Soccorso tramite triage e indirizzati agli specialisti attendendo nel frattempo il turno all’accesso in lista d’attesa come codice bianco”, spiega la dottoressa Giulia Castiglione, direttore del PS di Santorso”. Ciò implicava una perdita di tempo per l’utenza e un aumento di carico sia infermieristico (al triage) che medico. La prima presa in carico avviene già all’accettazione, infatti, quando gli operatori sanitari del triage valutano le problematiche e la sofferenza del paziente per assegnare il codice di priorità. In questo modo non solo si ridurranno in generale le attese ed il sovraffollamento delle sale d’attesa, ma si ridurrà il rischio di ritardare il triage dei pazienti”.

Va ricordato che all’interno di ciascuna specialità per i percorsi brevi sono state identificate specifiche fasce orarie ambulatoriali, dal lunedì al venerdì, previo accesso tramite Minicup o CUP: nel caso il paziente si presenti negli orari in cui il servizio è attivo viene visitato immediatamente, altrimenti viene invitato a ripresentarsi il giorno dopo (rispettando comunque le 24 ore). A questo riguardo il Medico di Medicina Generale, al momento della prescrizione, potrà indicare al paziente anche gli orari di attivazione del “percorso breve”.

In questo modo – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza – uniformiamo il modello organizzato nei nostri Pronto soccorso, introducendo a Santorso una modalità operativa già presente a Bassano, dove l’attivazione dei percorsi brevi per le prestazioni urgenti ha dato ottimi risultati. Questo conferma l’importanza di condividere all’interno delle strutture le best practices di volta in volta implementate, a beneficio dei pazienti e dell’uniformità degli standard di presa in carico. Allo stesso tempo dimostra il nostro impegno nel migliorare l’accessibilità nei Pronto soccorso, che sappiamo essere un servizio delicato nella gestione e fondamentale per i cittadini. Proprio ai cittadini, però, rivolgiamo un appello a utilizzare lo in modo oculato, evitando accessi per richieste in realtà differibili: il servizio di emergenza-urgenza è patrimonio di tutti e tutti possono beneficiarne al meglio se vengono rispettati i fondamentali criteri di appropriatezza. Ricordiamo a questo riguardo l’importanza delle Medicine di Gruppo, e del servizio di Continuità Assistenziale, attivo in orario notturno e nei fine settimana e che proprio nell’Alto Vicentino è stato recentemente potenziato con la riapertura della sede di Schio“.