Tre contrade portano a nuova vita la vecchia strada: inaugurato il Sentiero Soji Gorlini

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Hanno approfittato del lockdown, che li ha costretti a stare a casa dal lavoro, per fare più bella la loro contrada, in particolare ripristinando un sentiero di cui ora potranno beneficiare non solo gli abitanti di Santorso ma anche dei paesi vicini.

E’ la storia – una storia bella, fatta di cuore e di senso di comunità – degli abitanti delle contrade Trentini-Pirella e Gorlini di Santorso: una trentina di famiglie che vivono sopra il quartiere di Timonchio, che oggi alla presenza anche di sindaco e parroco, hanno inaugurato il “Sentiero dei Soji Gorlini“.

Un lavoro che ha messo in moto tutti, ognuno per quello che poteva, facendoli sentire comunità proprio nel momento in cui l’isolamento era maggiore e riportando all’antica bellezza la vecchia strada comunale – da tempo resa impraticabile da rovi ed erbacce – che da Contrà Trentini-Pierella portava ai Gorlini.

I rovi e le sterpaglie infatti ne avevano quasi cancellato le antiche tracce, ma i vecchi se lo ricordavano bene, perché per anni era stato anche un tratto di passaggio da una cima all’altra per partigiani durante la seconda guerra mondiale e, ancora prima, era stata lambita – nella prima guerra mondiale – dalla Strafexpedition austriaca. Lungo il cammino che si snoda tra le montagne, sono infatti ancora visibili alcune tracce delle vecchie trincee e alcuni luoghi di appostamento e percorrendolo si vedono anche alcune grotte, forse riparo per i soldati.

Fra marzo, aprile e maggio, papà e nonni hanno messo così braccia e cuore per disboscare la vecchia strada, hanno anche ricostruito muri a secco e installato una panchina e una grande croce in legno. Con il sostegno del Comune, ne è uscito un bel sentiero di 600 metri che dal ponte dei Trentini Pierella arriva su in contrada  Gorlini passando vicino a per due gallerie, le Grotte dei Soji, con gran bel panorama sulla Val de l’Orco. Il percorso ora collega il sentiero natura che attraversa Piane di Schio con l’anfiteatro naturale in cui sono inserite le contrade Trentini-Pierella e Gorlini.

Oggi il sentiero è stato ripercorso ufficialmente per la prima volta, con tanto di benedizione della croce, voluta dai volontari per ricordare, in questo anno di pandemia, tutti quelli che “offrono o rischiano la vita per gli altri”: gli infermieri, i medici ma in realtà chiunque metta in gioco se stesso totalmente per gli altri esseri umani. La camminata complessivamente è di due chilometri e dura circa un’ora. “Il progetto – spiegano Anna Lotto a nome dei volontari – era stato pensato prima che la pandemia sconvolgesse le vite di tutti, ed era funzionale alla valorizzazione dell’area. La maggior disponibilità di tempo libero delle ultime settimane ne ha favorito la realizzazione, pur nel rispetto delle doverose restrizioni e al distanziamento fisico per contenere il contagio”.