Una nuova automedica al Pronto Soccorso: è una donazione degli imprenditori locali

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Santorso si avvale da oggi della possibilità di utilizzare una nuovissima automedica attrezzata per le missioni di emergenza sanitaria. Del costo di circa 65 mila euro, è il risultato di una donazione da parte della Fondazione “Fabbricare Salute” al distretto 2 di Ulss 7 Pedemontana. Stamattina nello spazio all’esterno da cui si accede al parcheggio dei mezzi del 118 si è svolta una breve cerimonia alla presenza tra gli altri dell’assessore veneto alla Sanità, la vicentina Manuela Lanzarin.

La donazione rappresentata dalla vettura equipaggiata per il pronto intervento e le attività di medicina d’emergenza giunge da parte di un’associazione di imprenditori altovicentini, oggi rappresentati dal presidente della Fondazione, Pietro Sottoriva. Invitati per l’occasione anche alcuni tra i sindaci del bacino di competenza di Ulss 7 per il distretto sanitario locale e primari del centro medico di Santorso.

Ad illustrare vantaggi e funzioni dell’automedica entrata nell’equipaggiamento è la direttrice del Ps di Santorso, dott.ssa Giulia Castiglione. “Questa ha una duplice funzione – spiega -: consente di portare con la massima rapidità il medico sul luogo dell’emergenza, per iniziare subito a stabilizzare il paziente in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Ma è molto importante in altre situazioni: può capitare che l’ambulanza non medicalizzata esca per un codice di media gravità e che il paziente si aggravi , in questi casi anziché inviare un secondo mezzo l’automedica consente di portare sul luogo dell’intervento il medico integrando così l’equipe già partita. Si tratta di una dotazione fondamentale nell’ottica di garantire l’arrivo dei soccorsi nel modo più tempestivo e capillare e con la modalità più consona. In definitiva ci consentirà di migliorare la nostra capacità di intervento nelle situazioni di emergenza”.

Degne di nota sono le caratteristiche della vettura, dotata di trazione integrale così da potersi muovere più agevolmente in inverno nell’area collinare e montana del territorio, ed è completa di tutta una serie di dotazioni di bordo a supporto degli operatori sanitari: borsa medica, defibrillatore, presidi per immobilizzare e trasportare i pazienti vittime di traumi, vani studiati per garantire un’immediata accessibilità a tutto il necessario per i soccorsi e le prime cure, prese di alimentazione per i dispositivi medicali, oltre al collegamento radio con la centrale e l’impianto di luci e sirena. “Senza voler fare classifiche di merito – commenta il presidente Pietro Sottoriva – non vi è dubbio che il Pronto Soccorso sia uno dei reparti più importanti in un ospedale, perché spesso è il primo punto di contatto per pazienti e dunque ne rappresenta in qualche modo anche un biglietto da visita. Abbiamo chiesto dunque alla Direzione e alla dott.ssa Castiglione quale poteva essere un elemento in grado di migliorare la sua operatività ed è stato così individuato il progetto dell’auto medica. L’idea, oltre ad aver già ricevuto il sostegno convinto di numerosi imprenditori locali e privati cittadini”.

Foto di gruppo per autorità locali, imprenditori, primari e dirigenti sanitari presenti venerdì 16 febbraio

“Ringrazio FabbricareSalute e tutte le aziende e gli imprenditori coinvolti in questo progetto – sottolinea il Direttore Generale Ulss 7 Carlo Bramezza -. La presenza d’ora in avanti di un’automedica andrà a migliorare in modo concreto e significativo la capacità di intervento e avrà ricadute importanti per i cittadini che si troveranno in una situazione di emergenza. Allo stesso tempo la donazione rappresenta anche un segnale di stima e apprezzamento da parte della comunità per un reparto, il Pronto Soccorso, dove spesso si lavora su ritmi frenetici e dove magari ottiene più visibilità la lamentela, magari anche giustificata, di un utente con un codice bianco piuttosto che i tanti interventi quotidiani salvavita. Anche per questo motivo a chi lavora in Pronto Soccorso viene richiesta una particolare dedizione e spirito di sacrificio, che non dobbiamo mai dare per scontati”.

Nel 2023 il Pronto Soccorso di Santorso ha registrato 9.500 missioni in ambulanza, mentre i pazienti assistiti sono stati oltre 68.900 (+5 mila rispetto al 2022). Di questi, il 66,1% è rappresentato da codici bianchi, il 9,7% e 5,5% rispettivamente da codici verdi e gialli, il 17,2% da codici arancioni ed infine l’1,6% da codici rossi. La nuova automedica si affianca ad una dotazione di mezzi di soccorso che prevede 3 Ambulanze diurne, di cui 2 a partenza da Santorso e 1 da Arsiero, mentre in orario notturno le ambulanze sono 2 con un mezzo extra attivabile in reperibilità.

Proprio al Pronto Soccorso, ma non solo, la Fondazione Fabbricare Salute guarda per i suoi prossimi progetti di intervento a sostegno della sanità pubblica. “Il nostro obiettivo non è  sostituirci all’azienda socio-sanitaria o alla Regione nell’acquisto delle dotazioni necessarie, ma affiancare l’Ulss 7 per fare qualcosa in più, in particolare per l’ospedale di Santorso e in generale la sanità dell’Alto Vicentino, il nostro territorio di riferimento. In questa prospettiva abbiamo allo studio un progetto innovativo per il telemonitoraggio dei pazienti del Pronto Soccorso  e, in modo trasversale alle diverse specialità, stiamo studiando la possibilità di sostenere un programma di formazione di alto livello per medici e infermieri, per metterli nelle condizioni di sviluppare ulteriormente le loro competenze.”