Incontro (anche) sulle foibe, Alex Cioni: “l’Anpi odierna ha la stessa credibilità dei mafiosi”

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L’incontro a carattere storico culturale che si ospiterà stasera a Marano sullo spinoso tema delle foibe e che rientra nell’ambito delle iniziative collegate alla Giornata del Ricordo – celebrata sabato 10 febbraio – non si è ancora tenuto e già arrivano le prime critiche, assai affilate, da parte di un esponente della destra altovicentina. Alex Cioni, di area Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Schio, si è espresso in maniera pungente, oggi, con un comunicato alla vigilia della serata all’Auditorium dal titolo “L’Italia Repubblicana e l’uso pubblico della storia”. Relatore unico stasera lo studioso Davide Conti con successivo dibattito nel programma dell’evento.

“Si potrebbe dire che l’Anpi odierna – l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia – ha la stessa credibilità dei mafiosi” si legge in un passaggio del testo diffuso alla stampa locale da Cioni, caratterizzato da un’energica critica “preventiva” rispetto ai temi trattati stasera, su iniziativa del Gruppo “Memoria della Resistenza”. Fa già discutere il paragone che indica in maniera piuttosto esplicita i partigiani – ‘odierni’ come specifica lo stesso Cioni – alla stregua di esponenti della mafia e della criminalità organizzata. Sempre rivolta ad Anpi, “Vecchi rancorosi comunisti” è l’altra definizione a rincarare la dose.

La serata di approfondimento storico è patrocinata dal Comune di Marano, con il supporto proprio di Anpi e della sezione maranese della Società di Mutuo Soccorso, ad ingresso libero a partire dalle 20.30. Sul palco al microfono lo scrittore Davide Conti, ricercatore storico e sociologo, autore di libri che toccano i periodi più discussi della storia contemporanea e le correnti ideologiche che anno diviso il mondo intero nel secolo scorso. Il suo arrivo in Alto Vicentino per l’incontro post Giornata del Ricordo ha suscitato la reazione di Cioni, il quale non lesina parole di accusa nei confronti dell’ospite della serata e pure di chi l’ha voluta organizzare, amministrazione comunale compresa nel “dito puntato”.

La locandina pubblica dell’incontro
Sul tema delle foibe e dell’esodo di migliaia di cittadini italiani – si legge nella nota firmata -, non poteva mancare nemmeno quest’anno un convegno negazionista e giustificazionista. A parlare uno storico a senso unico. Uno di quelli che la storia la esamina con paraocchi dell’ideologia comunista strappando le pagine che non gli aggradano. Tra i promotori del convegno troviamo l’Anpi, un coacervo di vecchi e rancorosi comunisti impossessatisi dell’associazione combattentistica più divisiva d’Italia. Si potrebbe dire che l’Anpi odierna ha la stessa credibilità dei mafiosi; nel senso che i mafiosi almeno non hanno la sfacciataggine di promuovere dei convegni sulla strage di Capaci o di via D’Amelio per tentare di giustificare le ragioni dei loro massacri.
Alex Cioni
Mi domando, oltretutto, quale caos mediatico e politico si scatenerebbe se un’ amministrazione comunale qualsiasi patrocinasse un convegno sulla Shoah, non dico dai contenuti negazionisti, ma anche di tipo riduzionista. Proprio in ragione di un approccio allo studio storiografico libero da condizionamenti morali, religiosi e politici, non va sottaciuto che il convegno di stasera sia un insulto alle migliaia di italiani vittime della pulizia etnica attuata scientificamente dai comunisti titini. Il fatto che sia promosso con la benedizione dell’ente pubblico, assume un carattere ancora più grave e offensivo”.