Sgarbi lancia la mostra del Demio. Aperta ieri a Palazzo Fogazzaro

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E’ stata inaugurata ieri dal curatore Vittorio Sgarbi assieme alle autorità la mostra “Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto”L’esposizione dedicata al maestro scledense sarà aperta fino al 31 marzo 2019 nelle sale di Palazzo Fogazzaro a Schio.

Definito da Andrea Palladio huomo di bellissimo ingegnoGiovanni Demio, nato a Schio intorno al 1500-1505, è uno degli artisti più eccentrici e sfuggenti che si siano espressi in Italia nei decenni centrali del Cinquecento. Un caso emblematico di maestro “girovago”, oltre che nella sua città natale e nella vicina Vicenza, operò nel territorio benacense, a Venezia, Brescia, Padova, Milano, Napoli, Salerno, Pisa, Orvieto e, presumibilmente, a Verona, Firenze e Roma.

Per rendergli onore, il comune di Schio si è impegnato da alcuni anni a questa parte per allestire una mostra degna del suo nome, e lo ha fatto affidandosi al più famoso uomo d’arte d’Italia, l’istrionico curatore Vittorio Sgarbi. Ecco quindi la genesi di questa mostra, promossa e sostenuta dal comune di Schio, su progetto di Contemplazioni a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione artistica di Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e la ricerca scientifica di Pietro Di Natale.

Il percorso espositivo dedicato a Giovanni Demio si configura come un raffinato racconto sul Maestro e sulla sua produzione, fatta di ricerca e contaminazioni provenienti da tutta l’arte italiana ed europea del ‘500, come afferma Vittorio Sgarbi. “Un ribelle, Demio, fuori quota, incontrollabile, imprevedibile, pronto a contaminarsi con tutti i pittori più forti di vita. Eppure, alla fine, un formalista, sempre più lontano dal naturalismo padano e sempre più vicino a un delirio visionario alla El Greco”.

Le opere raccolte mostrano il talento dell’artista, abile nel dar vita a suggestioni inimitabili ed emozioni tangibili grazie alla sua costante, personale ed elaborata ricerca manieristica come nei giovanili Compianti di Merano e di Lavenone, nella Madonna adorante il Bambino del Museo di Castelvecchio di Verona, nella pala con Martirio di san Lorenzo di Torrebelvicino, nelle ante d’organo della chiesa di San Pietro a Schio, nella Sacra conversazione di collezione privata, nel Riposo nella fuga in Egitto della Galleria Palatina di Firenze, o nella miniatura del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, e ancora nell’Adorazione dei pastoridi Santa Maria in Vanzo a Padova oppure nell’Adorazione dei Magi di Casa Martelli di Firenze, nell’Adorazione dei Magi e nell’affresco con Santa Caterina della Pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza.

Tiziano, Tintoretto, Veronese, Moretto, Romanino, Jacopo Bassano, Schiavone, i grandi maestri del Cinquecento che influenzarono il percorso stilistico e biografico di Giovanni Demio, arrivano oggi a Schio, con le loro opere provenienti da quei luoghi d’Italia che Demio rincorse e raggiunse.

“Si tratta di un altro importante passo nel percorso di crescita della nostra amata Città – ha detto il sindaco Valter Orsi – Schio vanta tra i propri cittadini nomi importanti, che, in vari settori, hanno portato lustro al nostro territorio. Ringraziarli, ricordarli e valorizzarli con manifestazioni di qualità elevata è il giusto tributo che dobbiamo loro per quanto hanno realizzato”.

Info mostra:
ORARI (festività incluse):
Mercoledì, Giovedì e Venerdì 15:30-19:00
Sabato e Domenica 10:00-13:00 e 15:30-19:00
(Apertura straordinaria Martedì 1 gennaio 2019 15:30-19:00)

INFO E PRENOTAZIONI
mostrademio@biosphaera.it  0445.1716489
www.comune.schio.vi.it/url/mostrademio