La montagna si accende di magia: la cometa da record stasera saluterà il 2025

C’è un momento, nelle sere d’inverno, in cui la montagna sembra trattenere il respiro. È quando, all’improvviso, la grande stella cometa di Torrebelvicino si accende e il buio si arrende alla sua scia luminosa. Un prodigio che da quasi quarant’anni accompagna il Natale vicentino e che, eccezionalmente, tornerà a brillare un’ultima volta anche questa notte, sabato 27 dicembre, per salutare il 2025 con un bagliore che si vede da oltre 30 chilometri.
Un simbolo che non conosce confini, né geografici né emotivi. Con i suoi 360 metri di lunghezza, le 166 lampadine LED da 160 Watt, e un impianto che si sviluppa per 1.200 metri complessivi, la stella del Monte Singìo–Cengio è la più grande d’Europa nel suo genere, un’opera che unisce tecnica, tradizione e un’incredibile dedizione volontaria.
A renderla possibile, infatti, è il lavoro instancabile del Gruppo Stella Cometa, una squadra di amici che ogni anno affronta un’impresa titanica: trasportare il materiale in quota con due carri trattori, due verricelli e tre teleferiche, installare la struttura, verificarne ogni dettaglio, e poi custodirla per tutta la durata delle feste. Un impegno che richiede settimane di preparazione, pazienza, e una buona dose di coraggio. Quest’anno, la stella ha sfidato anche il meteo: accesa tra un’insistente foschia e una pioggia fitta che, quasi per incanto, si è trasformata in neve proprio nel momento dell’illuminazione. Una scena che molti dei presenti hanno definito “magica”, come se la montagna stessa avesse voluto rendere omaggio alla sua cometa.
Il successo, del resto, è sotto gli occhi di tutti: centinaia di visitatori hanno raggiunto la contrada Casarotti – e i più temerari persino il centro di Torrebelvicino – per ammirarla da vicino, accolti nel piccolo ricovero recuperato da una vecchia polveriera di guerra, dove i volontari offrono caffè di moka e una fetta di pandoro in cambio di un sorriso e una libera offerta. Questa sera, però, sarà speciale. L’ultima accensione del 2025, un arrivederci che sa di promessa: quella che, anche il prossimo Natale, la stella tornerà a riscaldare le notti dell’Alto Vicentino e di tutti coloro che, da lontano, alzeranno lo sguardo per cercarla.
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