Arzignano Valchiampo, la “prima” in serie C va giocata fino in fondo. Squadra ai playout

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Niente salvezza “a tavolino” in Lega Pro, niente ripresa del campionato regolare per concludere la regular season ma Arzignano Valchiampo di nuovo in campo direttamente per i playout. A sancirlo è stato ieri il Consiglio Federale della Figc svoltosi a Roma, che ha fissato le regole d’ingaggio per il finale di stagione della terza serie. Classifica congelata solo per gli “estremi”: l’altro club berico nei ranghi del girone B, L.R. Vicenza Virtus, sale in B in virtù del 1° posto parziale con 61 punti, retrocede nel calcio dilettantistico solo la cenerentola all’ultima piazza – il Rimini – e si disputeranno playoff e playout. Per gli altri team di metà classifica, infine, vacanze già ampiamente anticipate.

Il ritorno negli stadi, rigorosamente a porte chiuse, è fissato con un antipasto: la finale di Coppa Italia di Lega Pro tra Ternana e Juventus Under 23. Per tornare ad applaudire i paladini di patron Chilese condotti da Alberto Colombo in panchina, invece, si dovrà attendere tra il 27 e il 30 giugno. Salvo rinvii sono queste le date designate per gli abbinamenti di andate e ritorno dei playout di serie C. Tutto si giocherà in due partite che decideranno una stagione.

L’Arzignano Valchiampo sfiderà l’Imolese, club emiliano “concluso”, si fa per dire, il campionato con appena un punto in più: 22 contro 23 per le due avversarie del doppio confronto da dentro o fuori che le attende nei primi giorni d’estate. Un pareggio a reti bianche e un ko casalingo nel bilancio d’annata tra le due. Derby tra stadi dedicati a due “Romeo”: il “Menti” di Vicenza in prestito all’Arzignano, il “Galli” di Imola per i felsinei. Tutto in 180 minuti di gioco. Chi perderà la doppia sfida, infatti, sarà sgambettato con alle spalle la serie D ad inghiottire la società perdente.

Agli avversari il vantaggio del doppio risultato disponibile, il classico “due su tre” che li premierà in caso di complessivo pareggio o vittoria nel computo globale della doppia sfida. Un “torto”, questo, mal digerito dalla dirigenza vicentina, visto che rispetto agli avversai l’Arzignano vantava una gara da recuperare. Ma c’è chi sta peggio, vedi il Rimini. Poca voglia di commentare, con la società in lutto per la scomparsa del giovane talento delle giovanili Mattia Storti (domani il funerale). “Accettiamo la decisione senza far polemica – ha commentato il patròn Lino Chilese ai microfoni del Giornale di Vicenza -, siamo in corsa per giocarci con grinta e determinazione i playout, che erano nel nostro destino”.

Insieme al team di Arzignano, 18° in graduatoria da matricola in serie C e alla prima stagione tra i professionisti del calcio, si giocheranno dunque la permanenza in categoria Imolese, Ravenna e Fano. Preziosissimo il punticino di vantaggio conservato dalla squadra sulla coppia di coda composta proprio dai marchigiani e dal Rimini, designato a fondo classifica nonostante la parità di punteggio, differenza reti, gol realizzati e subiti rispetto al Fano. Sulla sponda adriatica è subito scoppiata una rovente polemica per la scelta assunta dai vertici federali, sfociata nelle dimissioni immediate del presidente Giorgio Grassi che parlato di “assurda e vergognosa decisione” sulle testate locali.