Due runners vicentini primi italiani al traguardo e nei top15 nella Marathon des Sables

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Il terzetto di leggendari de La Sportiva composto da uno svedese e de vicentini

Si sono tolti ogni granello di sabbia dalle scarpe – e non solo lì! – ormai Alessio Zambon e Roberto Mastrotto, i due impavidi runners vicentini capaci non solo di aggiudicarsi il titolo di finisher dopo i 250 chilometri di corsa tra le dune, e anche di rivelarsi i migliori italiani della 38esima edizione della Marathon des Sables, disputata in Marocco.

Una competizione estrema, nel solco delle ultramaratone, che si è snodata su sei giorni di competizione estenuante di per sé e con uno zaino sulle spalle da una decina di chili, oltre che affrontando le temperature proibitive del deserto (quasi 40° al termometro, più su il caldo percepito) del Sahara. Una sfida di sopravvivenza, prima che sportiva, per il 37enne di Chiampo (Mastrotto) e il 32enne di Zanè (Zambon), due atleti ultra.noti del panorama veneto del trail e nello stesso team – La Sportiva – nella trasferta in Marocco.

Classifica finale che ha visto entrambi giungere in fondo alla corsa in posizioni finali di gran prestigio, al 10° e 15° posto, considerando il parterre di 901 partenti al via e il debutto per entrambi in questa run tra le dune. Terzo membro della squadra, lo svedese Petter Restorp. Gente da tutto il mondo, dal Messico e Stati Uniti, Sud Africa e Australia fino al Giappone toccando decine di Stati del globo, una decina gli italiani. La Francia la nazione alla fine più rappresentata, con dominio dei padroni di casa, anzi di sabbia, per le posizioni di vertice con due fratelli al 1° e 2° posto e gli altri connazionali a seguire fino al 4°.

Alessio Kevin Zambon prima di partire

Per i primi sono servite 20 ore e 42′ circa per completare le sei tappe, distacchi di 3h50′ e 6h per i due vicentini. Ma la sfida più importante non è stata quella del cronometro o degli avversari, bensì sopravvivere nel deserto in condizioni non certo facili, dovendo portarsi i viveri addosso nello zaino, cucinare in autonomia, sacco a pelo, medicinali e tutto il resto dell’occorrente. Tutto da far stare in uno zainetto da 9 kg, nel caso di Alessio almeno, come documentato dalla foto pre-partenza qui sopra. Proprio il thienese di nascita, all’indomani della vittoria nella Trans d’Havet 2022, è stato ospite di BreakPoint a Radio Eco Vicentino.