Elena Vallortigara dopo il balzo in finale sogna quello sul podio: “Ora tutto è possibile”

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Elena Vallortigara durante i Mondiali in corso in Oregon (foto Colombo/Fidal)

Sorretta da uno stato di forma certificato dalle brillanti prove recenti, l’altista altovicentina Elena Vallortigara può sognare in grande nel salto in alto femminile. Domani l’atleta azzurra di Torrebelvicino tornerà sulla pedana dei Mondiali 2022 di Eugene pronta a giocarsi un piazzamento di prestigio e, perché no, sognando una medaglia. Dopo un percorso netto all’esordio in pista.

Al netto degli scongiuri di rito, a comprovare la legittimità delle sue aspirazioni e di tutta la spedizione italiana c’è la fase di qualificazione superata “senza macchia”, con la quota 193 cm non commettendo alcun errore, e un primato di stagione di 198 ottenuto ai Campionati Italiani che le hanno assegnato il tricolore e una misura tra le migliori cinque al mondo nel 2022. “L’obiettivo era andare in finale – ha dichiarato Elena dopo la gara in un’intervista a caldo alla Fidal – e andarci con zero errori è bellissimo!”. Attesa che sale quindi a Schio e Torrebelvicino e in particolare a Poleo dove vivono i familiari.

In coabitazione con altre atlete di calibro internazionale come la favoritissima atleta ucraina Yaroslava Mahuchik e altre tre specialiste, Elena si è qualificata con il 1° posto ex-aequo dopo aver superato l’asticella a 186, 190 e 193 centimetri. Si tratta misure di tutto rispetto che hanno consegnato il pass per le fasi da medaglia alle migliori 12 donne del pianeta in questa disciplina sempre spettacolare. Su cui l’Italia dell’atletica leggera conta molto, con la qualificazione dell’oro olimpico Tamberi nell’analogo atto finale al maschile, in programma la prossima notte.

Per la 30enne, plurimedagliata in ambito giovanile a livello mondiale, parte la ricerca di una consacrazione in età già matura per un’atleta. La concorrenza è forte e ampia, ma il salto in alto si gioca sui dettagli ed Elena Vallortigara ha dalla sua tanta esperienza e una carica da tenere in serbo per l’assalto di domani. “Sono riuscita a gestire la gara nel modo giusto, e sono molto orgogliosa di me per questa qualificazione. Ero molto dentro alla gara, con la tensione di queste occasioni, salto dopo salto riesco ad affinare le sensazioni e le misure superate alla prima prova mi danno di sicuro fiducia. Spero che raggiungere questa finale mi abbia tolto un peso dalla testa, ora tutto è possibile”.

Gara femminile con medaglie in palio in programma nella notte tra martedì e mercoledì alle 2.40 orario italiano. Finora per la spedizione italiana nessun risultato da podio, con la sola Fantini nel lancio del martello a sfiorarlo l’altra notte, quarta nella finale. Dopo il forfait di Jacobs e quindi anche con la staffetta azzurra 4×100 a vedersi privata del suo asso, tutte le speranze di medaglia si calamitano verso i saltatori. Elena compresa, che vuole farsi un regalo in anticipo in vista dei 31 anni che compirà il prossimo 21 settembre (è nata a Schio nel 1991), rincorrendo anche il suo primato personale di 2,02 di Londra, datato 2018 e ad un solo centimetro dal record nazionale detenuto da Antonella Di Martino, le uniche italiane insieme al mito Sara Simeoni a superare la soglia dei 2 metri all’aperto.